Regione e Fs fanno pagare pure i poliziotti in servizio

La Regione, che qualsiasi problema dei treni lo attribuisce al governo, dovrebbe spiegare perché i poliziotti di quartiere devono pagare il biglietto anche per fare servizio e difendere passeggeri e dipendenti Fs che si trovano a bordo. Capita infatti che due poliziotti di quartiere, in divisa, rientrando in treno al commissariato vengano invitati a pagare il biglietto perché «la convenzione stipulata tra le ferrovie e la Regione Liguria è scaduta»: l’episodio viene denunciato dal Sindacato italiano lavoratori di polizia per la Cgil (Silp) e dal Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di Polizia (Coisp). Il Silp «denunciò subito con forza il contenuto dell’accordo, che prevedeva la gratuità dei viaggi sui treni regionali per gli appartenenti alle forze dell’ordine (fuori dall’orario di servizio) a condizione che questi si mettessero a disposizione del capotreno per problematiche di ordine pubblico». Ma non basta. Perché nonostante questo, anche quando si mettono a disposizione dei ferrovieri, agli agenti vengono chiesti i biglietti. «Il risultato - prosegue il Silp nel comunicato - è che la convenzione a decorrere dal dicembre 2008 non è stata rinnovata ed i colleghi, oltre al danno, sono costretti a subire la beffa e l’umiliazione di sentirsi considerati dei portoghesi».

Intanto il Coisp sottolinea come in passato i poliziotti di prossimità siano intervenuti sia in ambito ferroviario che sui treni dando ausilio al personale ferroviario e commenta: «Purtroppo si ha l’impressione che la tanto decantata sicurezza dei cittadini non interessi ad alcuno».

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