Regione, ecco gli stipendi dei super dirigenti: "Pochi ma ben retribuiti"

Il più pagato in Italia è il dg Sanese con 271mila euro. E Formigoni li riunisce: "Pronti alla nuova legislatura"

«Meglio pochi, ben motivati e retribuiti, piuttosto che una massa di gente che non viene aiutata a lavorare bene». Roberto Formigoni è reduce da una tre giorni di «alta formazione» dei dirigenti della Regione e del cosiddetto sistema allargato, che include Ferrovie Nord e aziende sanitarie e ospedaliere. Settantadue ore al Visconti Palace per fare il punto sui prossimi cinque anni, motivare la squadra, raccogliere idee e proposte per la legislatura 2010-2015. Giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 18. Cellulari spenti per tutti, tranne che per i direttori in allerta emergenze, come i responsabili sanità e protezione civile.
Il presidente della Regione fa da trainer alla burocrazia regionale, macchina oliata da quindici anni di gestione Formigoni e sollevata all’idea che nessuna rivoluzione verde sia in arrivo. «Welfare, Expo e economia le priorità» l’agenda dettata dal governatore. Tra i relatori l’ad di Expo, Lucio Stanca, e Paolo Alli, membro del cda nominato dalla Regione. Alla fine l’impressione è che in vista della manifestazione del 2015 ci sia ancora molto da fare.
La Lombardia è la Regione italiana i cui costi pesano meno sul singolo cittadino. Negli ultimi quindici anni il numero dei dirigenti è diminuito, passando da seicento a meno di duecentocinquanta. Le posizioni di vertice sono retribuite con logiche di mercato, sia per l’entità degli emolumenti (tutti riportati sul sito internet del Pirellone) sia per la parte variabile dello stipendio, legata al raggiungimento degli obiettivi. I bonus, come è ovvio, servono da incentivo per ottenere i risultati richiesti.
Il più pagato è Nicolamaria Sanese, direttore generale della Regione e dal primo ottobre direttore ad interim del settore Culture, Identità e Autonomie della Lombardia. Sanese ha una retribuzione base di duecentoventitremila euro, cui si somma il bonus, che nel 2008 è stato di quarantottomila euro. Il totale è duecentosettantunmila euro. Secondo uno studio comparativo di ItaliaOggi, si tratta del manager regionale più pagato del Paese.
Altrettanto ben retribuito il direttore generale della Sanità, Carlo Lucchina: nel suo caso il totale è di duecentotrentaquattromila euro. Seguono Umberto Fazzone, direttore generale Famiglia e Solidarietà sociale (che arriva a quota centonovantunomila euro) e Mario Rossetti, alla guida della Direzione generale Infrastrutture e mobilità (centosettantasettemila euro).
I vertici sono frequenti. Sanese riunisce i direttori generali ogni settimana.

Una o due volte l’anno si svolge una sessione allargata a tutti i dirigenti. Inoltre, la squadra regionale è sottoposta a verifiche da parte di un nucleo di valutatori esterni, che controllano obiettivi e risultati tre volte l’anno.

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