La Regione-padrone fa figli e figliastri

Se la Regione Liguria la fa da «padrone», nel senso di datore di lavoro, pare che non valgano le stesse regole invocate ad alta voce dai sindacati e dalla sinistra in genere quando il «padrone» è un’azienda privata. A proposito delle garanzie di ricollocamento per licenziati o cassintegrati, ad esempio: l’ente pubblico può permettersi di fare figli e figliastri, concedendo un nuovo posto lavoro ad alcuni, me non ad altri, anche se tutti, in teoria, avrebbero gli stessi diritti.
È il caso, decisamente clamoroso, che si trascina da tempo - nel silenzio più assordante delle istituzioni - e che riguarda due dipendenti dell’Arlem, l’Associazione regionale ligure enti montani che sostituisce in tutto e per tutto l’Uncem-Unione nazionale comuni e comunità enti montani.

Entrambi gli organismi sono stati soppressi, e tutti i relativi dipendenti hanno ricevuto assicurazione, in sostanza, di non essere messi, al 31 dicembre, in mezzo a una strada. Tutti, escluse Paola Baghino e Paola Migone, 50 anni di età, di cui quasi trenta di lavoro nel comparto pubblico, prima in Uncem (...)

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