Roma

Regione Il Pdl propone un osservatorio per combattere tutti i tipi di discriminazione

Al bando pregiudizi e stereotipi. Dalla Regione parte la battaglia contro ogni tipo di discriminazione: di genere, razziale, di appartenenza etnica, di orientamento religioso e sessuale, di disabilità. Per colmare un vuoto normativo che durava da troppo tempo, i consiglieri Pdl della Pisana, con in testa Isabella Rauti, hanno previsto in una proposta di legge che andrà presto all’esame del consiglio regionale, la costituzione di un osservatorio regionale ad hoc che combatta tutti i tipi di discriminazioni individuate dalla Ue. Il nuovo organismo di garanzia sarà istituito presso l’assessorato regionale alle Politiche sociali e avrà compiti di prevenzione, ascolto, informazione e tutela nei confronti di chi ha ricevuto abusi di carattere discriminatorio. Opererà in collaborazione con l’Ufficio nazionale per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica (Unar) e con tutte le amministrazioni comunali e provinciali del Lazio e le associazioni del terzo settore sul territorio. A tal proposito, Lavinia Mennuni, delegata del sindaco alle Pari opportunità, ha annunciato la conclusione dei lavori del tavolo tecnico per l’istituzione in tempi brevi di un apposito osservatorio comunale che si affiancherà e coopererà con l’organismo regionale. «Vogliamo riferirci non solo ai fenomeni di razzismo e di immigrazione, ma a tutte le realtà sociali che possono sviluppare tensioni e fenomeni discriminatori», spiega il consigliere Giancarlo Miele.

Per i primi tre anni è stato previsto uno stanziamento di 200mila euro l’anno, ma c’è l'intenzione di alzare l’asticella a seconda delle esigenze che emergeranno in corso d’opera.

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