Antonella Aldrighetti
Leffetto «taglia-sperperi» della Finanziaria per rimodulare e limitare, oltre alle consulenze esterne affidate dagli amministratori locali, anche luso smodato delle cosiddette auto blu, si ripercuoterebbe sulle spese degli enti come una mannaia. Ma questo, oltre ad essere un provvedimento legislativo, suona pure come il tentativo di infondere, nel cuore di taluni amministratori, quellequilibrato sentimento di morigeratezza nei costumi ormai tramontato.
Eppure per la «casa di vetro» regionale sarebbe troppo spregiudicato: altro che auto blu da tagliare, piuttosto mancano gli autisti che le possano guidare tutte. Ad occhio e croce visto che le auto sono 76 per 70 consiglieri, e che ogni autista per contratto lavora circa 3,5 giorni a settimana, per coprire lintera turnazione ne servirebbero almeno tanti quante sono le vetture. A rammentarlo è lassessore regionale agli Affari istituzionali Regino Brachetti, che però invita i suoi colleghi a «utilizzare lauto in dotazione solo per motivi strettamente istituzionali, anche se - aggiunge - può capitare leccezione, ma che questa non sia la regola. Mentre sul numero di autisti sì che cè penuria: servono persone qualificate e affidabili e le nostre lo sono».
Chi invece inneggia alla morigeratezza è il capogruppo dei Comunisti italiani, Alessio DAmato che punta lindice proprio sul numero esagerato di auto dellautoparco regionale. «Tutte berline fiammanti - dice -: 36 a disposizione della giunta, 40 del consiglio e, come se non bastasse, le spese fin qui conteggiate ammontano a 37mila euro di carburante, 20mila per la manutenzione e 3mila solo per i lavaggi. Noi siamo stati eletti - incalza DAmato - per segnare una discontinuità con il passato. Se non lo facciamo diventa un problema serio. Guai a favorire il sistema clientelare dei favoritismi. Piuttosto i consiglieri utilizzino il rimborso chilometrico invece di far pagare alla collettività i propri spostamenti».
Che dire invece del fatto che per «garantire loperatività ed una maggiore autonomia gestionale delle strutture di alta rappresentatività» (come recita un provvedimento ad hoc) la giunta Marrazzo, a meno di un mese dallinsediamento, abbia assegnato auto di servizio pure al Collegio degli esperti, allUfficio del Cerimoniale, alle Relazioni istituzionali, e Rapporti con i cittadini, quando i predecessori utilizzavano i propri mezzi? «Ritengo che al punto in cui siamo arrivati la giunta di centrosinistra faccia bene a varare un provvedimento che impegni tutti gli eletti a usare le proprie auto ad esclusione di Marrazzo e del presidente del consiglio Massimo Pineschi - propone Fabio Rampelli, capogruppo di An -. Questo per evitare che il limite tra luso e labuso sia troppo flebile.
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