Patto di stabilità alla lombarda. La Regione mette 70 milioni di euro a disposizione di Comuni e provincie bloccate dalle regole nazionali. Il «tesoretto» è un plafond finanziario che sarà utilizzato per i pagamenti in conto capitale (ovvero per investimenti) e ai quali le amministrazioni potranno ricorrere anche per lExpo. In pratica, ciò che avanza dal Patto di stabilità della Regione (tetto 3,8 miliardi) è a disposizione dei Comuni virtuosi.
I bilanci in sofferenza ricevono una boccata dossigeno. Il Comune di Milano potrà caricare proprie spese per oltre 17 milioni (per lesattezza 17.366.552) e la Provincia potrà contare su più di sette milioni (7.617.845) in precedenza bloccati dalle regole della finanza pubblica, che impediscono la spesa anche ai Comuni che hanno il denaro in cassa.
Ad esporre i dati, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia, il governatore Roberto Formigoni, con il presidente dellAnci lombarda, Attilio Fontana, e il presidente dellUnione provincie lombarde, Leonardo Carioni. «Grazie a una pianificazione accorta delle nostre uscite - spiega Formigoni - siamo in grado non solo di rispettare il Patto di stabilità, che impone un tetto di 3,8 miliardi, ma di avanzare 70 milioni: uno spazio finanziario che mettiamo a disposizione delle 12 Province e dei 1547 Comuni della Lombardia».
Alla Regione sono arrivate richieste di alleggerimento del Patto da parte di 455 Comuni lombardi e nei prossimi giorni saranno rese note le somme a disposizione degli altri Comuni, oltre che i parametri di virtuosità che hanno contribuito allassegnazione dei fondi. Il plafond di 70 milioni sarà distribuito in base a tre criteri: per il 90 per cento tra tutti i Comuni in base ai loro residui passivi e alla loro capacità di spesa, per il 5 per cento applicando i criteri di virtuosità finanziaria elaborati tra Anci Lombardia, Regione e Finlombarda. Infine, una quota del 5 per cento è destinata ad incentivare lapplicazione del patto orizzontale: i Comuni che non hanno bisogno di spendere soldi possono cedere la possibilità di spesa ad altri e questi crediti potranno essere da loro recuperati nei due anni successivi. Dodici Comuni lombardi che non prevedono impegni di spesa per il 2012 hanno messo a disposizione di altri 47 Comuni oltre 5,5 milioni di euro.
Formigoni spera che il metodo sia adottato a livello nazionale: «Volesse il cielo che anche Roma decidesse di vedere come si governa in altre realtà amministrative e prendesse esempio dalla buone pratiche. Nulla impedisce di farlo». In sintonia il presidente della Provincia, Guido Podestà: «A Roma dovrebbero tutti seguire lesempio degli enti lombardi che, nonostante la crisi, hanno saputo tenere la barra dritta. Questintesa fornisce alla nostra Amministrazione la possibilità, negata dal Patto di stabilità nazionale, di effettuare il pagamento delle imprese impegnate negli interventi commissionati, dando loro ossigeno in questa congiuntura economica». E il sindaco, Giuliano Pisapia, ricorda il nuovo appello al governo di Comune, Provincia e Regione: «La deroga al Patto è sempre più urgente per gli investimenti che riguardano Expo».
Qualche gag durante la conferenza stampa.
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