Paola Setti
Grande assente per protesta Gianni Plinio lostruzionista per eccellenza, ieri il consiglio regionale ha cancellato per sempre il diritto allostruzionismo.
Trattasi di data storica: in 30 anni di Regione nessuno ci aveva mai provato, in un solo anno cè riuscito il presidente del consiglio regionale Mino Ronzitti. Il come è presto detto: senza laccordo con la minoranza, e infatti la grande riforma è stata votata a maggioranza con buona pace delle grandi intese. E con il centrosinistra che si è spaccato, visto che i Verdi hanno votato con il centrodestra e visto che addirittura un emendamento dellopposizione è passato grazie allastensione della Margherita e al sostegno ancora dei Verdi.
Larticolo approvato limita a unora il tempo, fino a ieri illimitato, per le relazioni dei consiglieri sulle proposte di legge. La Casa delle Libertà da mesi tenta di boicottarlo, parlando di «bavaglio alla democrazia». Laltro giorno il capogruppo di An Plinio per protesta aveva strappato il Regolamento beccandosi lespulsione dallaula e giurando che non ci avrebbe più rimesso piede fino al termine delle votazioni. Ieri, ai suoi colleghi non è rimasto che votare contro fra le proteste.
«Per 22 sedute in commissione ci hanno ripetuto che si trattava solo di adeguare il Regolamento al nuovo Statuto, invece hanno colto loccasione per farne uno ex novo, limitando i nostri diritti» ha attaccato Francesco Bruzzone della Lega Nord. «Questa maggioranza è arrogante: larticolo 36 del Regolamento dice che va garantito il ruolo dellopposizione, poi però il centrosinistra lo approva senza di noi» sè indignato Sandro Biasotti. «Quellarticolo è una forzatura e il centrosinistra non è neppure riuscito a convincere tutte le sue componenti» ha sottolineato Franco Orsi di Forza Italia. «È un colpo di maggioranza, che non ha cercato lintesa politica con noi. Ma ha sbagliato anche la minoranza a creare una siotuazione di incomunicabilità» ha avvertito Fabio Broglia dellUdc.
Dice Luigi Morgillo di Forza Italia che la mano lavevano testa, i consiglieri del centrodestra: «Se avessero eliminato il limite di unora noi avremmo potuto astenerci sul Regolamento, che così sarebbe passato con una larga condivisione, come dovrebbe essere per le leggi fondamentali della Regione». E invece. «Ci hanno puniti per averlo utilizzato, questo strumento, in occasione della manovra fiscale, senza avere lonestà di riconoscere che, comunque, non ne abbiamo mai abusato» rincara Morgillo. La maggior parte dei consiglieri del centrosinistra però ha fatto spallucce, sostenendo il diritto-dovere della maggioranza di governare: «Non mi spaventa lostruzionismo in sé ma il principio che per far valere le proprie posizioni si prendano gli altri per stanchezza» ha replicato alle accuse Claudio Gustavino il capogruppo della Margherita. «Per lopposizione ci sono garanzie che vanno ben al di là di quelle previste dal vecchio regolamento e sostenute dal centrodestra nella passata legislatura, come il question time la mattina e lattribuzione della presidenza della commissione di controllo e di quelle dinchiesta» ha fatto notare Moreno Veschi il capogruppo dei Ds.
Intanto però, il voto è costato una spaccatura alla maggioranza: i Verdi infatti hanno appoggiato la linea della Cdl. Perché, ha spiegato la capogruppo Cristina Morelli: «Non è detto che chi fa ostruzionismo abbia sempre torto. Noi per esempio sulla caccia fummo costretti a farlo e il procedimento di infrazione avviato dalla Comunitàò europea contro le deroghe della Regione ha dimostrato che avevamo ragione. Purtroppo in questo modo togliete a tutti i consiglieri uno strumento di democrazia». E il centrosinistra è stato battuto su un emendamento della Cdl a causa dellastensione della Margherita: i Verdi hanno infatti votato a favore anche di emendamento di Morgillo che garantisce ai relatori di una legge la possibilità di intervenire nel successivo dibattito.
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