Le Regioni del Nord fanno un patto per salvare Malpensa

Riunione positiva tra i governatori di Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Formigoni: «Garantire hub intercontinentale»

«Siamo d’accordo sui punti fondamentali ovvero garantire la funzione di Malpensa come grande hub intercontinentale e allo stesso tempo valorizzare e coordinare il ruolo degli aeroporti regionali del Nord anche nell’ottica di uno sviluppo dell’intero sistema aeroportuale nazionale». Parola di Roberto Formigoni.
Virgolettato del presidente lombardo che trova replay in quello di Vasco Errani, governatore dell’Emila Romagna: «Riconosciamo tutti la necessità di confermare che Malpensa sia un hub intercontinentale e che si deve aprire una riflessione e costruire una progettualità per l’integrazione attraverso i sistemi aeroportuali regionali».
Scelta sottoscritta pure da Mercedes Bresso che guida la Regione Piemonte: «Abbiano deciso di far lavorare anche le nostre società aeroportuali per produrre una proposta concreta ovvero trasformare in progetto concreto l’idea del sistema aeroportuale del Nord con Malpensa come hub ma con un sistema di aeroporti forti e in crescita come tutti noi abbiamo».
Dichiarazioni concrete di un impegno, quello che le Regioni del Nord sono pronte a spendere per il futuro di Malpensa e la contemporanea valorizzazione del sistema aeroportuale spalmato sul Nord. Linea, spiega il governatore Formigoni, che «nei prossimi giorni» troverà «sintesi», nero su bianco, in un «documento finale» dove saranno coinvolti anche «colleghi delle altre Regioni del Nord e dei Comuni capoluoghi che non hanno potuto ieri partecipare all’incontro».
Riunione «positiva» annota il sindaco di Milano, Letizia Moratti: «Sea ha dato la sua disponibilità a lavorare al coordinamento e alla razionalizzazione del sistema aeroportuale del Nord. Piano che può pure prevedere anche aggregazioni tra diversi scali». Nota morattiana a margine dell’accordo tra i presidenti delle Regioni, che «mi auguro sia elemento aggiuntivo perché Alitalia riconsideri il suo piano industriale».
Auspicio del primo cittadino in qualità di azionista della società che gestisce gli scali lombardi e che la Provincia di Milano non condivide: «Il ruolo delle Istituzioni è diverso da quello di Sea a cui non compete il rilancio dell’hub ma la corretta gestione e garanzia dei servizi aeroportuali. Io non parlo da azionista Sea come fa il sindaco e, poi, scindo il destino di Malpensa da quello di Alitalia». Commento del presidente provinciale Filippo Penati, che sul futuro di Alitalia non ha dubbi: «La crisi della compagnia di bandiera dura da un decennio e costa parecchie risorse. O si privatizza subito e la si rilancia oppure la si lascia fallire per rifondarla».
E mentre preannuncia che stamani, a Roma, «stabiliremo una data per un “tavolo Milano su Malpensa” con il sostegno del sottosegretario Enrico Letta», nel consiglio provinciale si registra l’astensione di Rifondazione sull’ordine del giorno per Malpensa firmato dal presidente Penati.

Spaccatura interna che impedisce, quindi, alla Provincia di «avere un ruolo di mediazione» come suggerito da Roberto Caputo (Sdi) ma non di «cedere le sue quote in Sea alla Regione» propone Giovanni De Nicola (An) di fronte all’inerzia dimostrata dall’Istituzione di via Vivaio».

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