da Roma
Il governo vuole cancellare i debiti delle regioni per decreto ma il centrodestra non ci sta. È guerra nelle commissioni Bilancio e Sanità del Senato. Un braccio di ferro che è proseguito ieri sera e stamattina e che avrà come probabile conseguenza larrivo in aula del decreto ripiana debiti senza un relatore perché non si farà in tempo ad affrontare tutti gli emendamenti. Nel provvedimento si prevede lo stanziamento di 3 miliardi di euro per ripianare il deficit sanitario di alcune regioni, soprattutto quello di Lazio e Campania che hanno cumulato deficit stellari. Una decisione contro la quale hanno alzato le barricate la Lega, che ha presentato il 90 per cento degli emendamenti, e tutto il centrodestra. La Lega vorrebbe che almeno il 20 per cento delle risorse stanziate andasse alla regioni «virtuose» come Veneto, Lombardia e Basilicata che hanno fatto il proprio dovere: ipotesi subito esclusa dal relatore in commissione Bilancio, Raffaele Tecce. «Cambiare ora le cifre destinate alle Regioni comporterebbe come conseguenza anche la necessità di cambiare anche i piani di rientro già approvati».
Gli assessori alla Sanità del Veneto Flavio Tosi e della Lombardia Bresciani denunciano: «I cittadini devono sapere che con i loro soldi si pagano le auto blu, le feste e quantaltro a Marrazzo e i corsi per le veline, quasi un milione di euro, a Bassolino».
Le Regioni rosse sperperano Guerra sul decreto salva debiti
Il provvedimento dovrebbe tappare i buchi della spesa sanitaria La Cdl insorge: «Danneggiati quelli che sanno gestire i fondi»
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