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Reja emozionato: «Io voglio il match perfetto»

C’è il derby in versione extralusso ed Edy Reja camuffa, dice e non dice, prova e riprova schemi tattici, anche se è certo che stasera schiererà il 3-5-2, formula meno spavalda e certamente più nelle corde d’una squadra capace di offendere, ma di coprire meno. Così, nella vigilia dei biancocelesti si è visto il tecnico di Gorizia sfogliare virtualmente la margherita: Rocchi o Zarate? Il dubbio, quasi amletico, attanaglia da alcuni giorni il popolo biancoceleste, che li vorrebbe entrambi in campo. Ma Floccari è in gran forma, come togliergli la maglia di dosso? Ieri comunque Reja tutto ha fatto trasparire, tranne le sue scelte per questa sera. «Vista la situazione un pari ci starebbe anche bene - ha spiegato nella conferenza stampa pre-gara - mentre la Roma è obbligata a vincere per inseguire lo scudetto. Abbiamo a disposizione due risultati su tre: non ci sto a perdere, per la classifica e per quello che significa questa partita». Poi ha aggiunto: «I punti servono per garantirci il prima possibile la salvezza. Guadagnarne uno contro la Roma sarebbe particolarmente gratificante, sia per noi sia per i tifosi che quest’anno hanno sofferto parecchio». L’ex allenatore del Napoli ha poi chiarito: «Certo che sono emozionato (il mister biancoceleste è al suo primo derby, ndr) ma non come Ranieri però: lui è romano, la vive più intensamente». E a proposito del dirimpettaio in panchina, Reja non ha saputo trattenere l’ironia: «Non credo che la Lazio sia favorita contro la Roma. Basta guardare la classifica per capirlo. Ranieri mette le mani avanti e fa bene, ma non sono d’accordo con lui, visto che noi siamo 31 punti sotto». Ma alla fine il freddo Reja non vede l’ora di sedere su quella panchina: «È chiaro poi che anche a me quest’attesa sembrai infinita, vorrei che la partita si giocasse tra un’ora. L’importante sarà mantenere sempre la lucidità in campo: tensioni e stimoli sono enormi, ma non si dovrà andare oltre. Gli eccessi di nervosismo ci costerebbero cari, serve equilibrio anche per non cedere alle provocazioni».
Questo non vuol dire che ci sia poca attenzione sulla sfida odierna. «È una gara speciale, questo è chiaro, e noi dobbiamo fare partita perfetta, ma siamo pronti anche dal punto di vista mentale. Spero che i miei siano coscienti di aver superato un brutto momento e che abbiano quindi ritrovato la sicurezza». Nulla viene dato per scontato, ma un abbozzo di formazione c’è: Muslera fra i pali; Dias, Stendardo e il recuperato Radu in difesa; Lichtsteiner e Kolarov podisti di fascia, Brocchi, Ledesma e Mauri nella zona nevralgica del campo, Rocchi e Floccari bocche da fuoco.
Finale con appello: «Si deve fare una partita aggressiva, non si deve dare tempo alla Roma di ragionare, non devono avere libertà in avanti.

Dobbiamo chiuderci bene e ripartire e, sapendo che i loro esterni Cassetti e Riise sono molto offensivi dobbiamo aspettare che ti lascino gli spazi per poi colpirli dietro la linea difensiva. Da questo punto di vista abbiamo valori importanti».

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