«Sono orgoglioso che in consiglio provinciale si parli degli aiuti umanitari per la Striscia di Gaza. Non è tempo sprecato. L'ente deve anche anche cassa di risonanza dell'umanità della nostra comunità». Il presidente Alessandro Repetto ieri ha replicato così alle critiche per il «fuori tema» andato in scena durante la penultima assemblea di Palazzo Spinola. Dopo l'approvazione del bilancio (21 favorevoli e 9 contrari del centrodestra), in discussione non c'era la formazione, il lavoro, le scuole, le strade e tutto il resto che a Genova non va. I consiglieri hanno discusso a lungo una mozione della sinistra, illustrata con il cuore da Sonia Zarino (Pd), che alla fine non è neanche passata per mancanza del numero legale. Infatti, se ne sono andati via ben 13 consiglieri. Hanno quindi votato in 17, quando ne servivano almeno 19. Tutto lo schieramento del centrodestra, Renata Oliveri inclusa, ha abbandonato l'aula prima del voto. E così ha fatto pure il consigliere Udc Collorado. Il capogruppo dello scudocrociato Biagioni e il presidente del consiglio Gioia si sono astenuti. A votare a favore della popolazione della Striscia di Gaza, sono rimasti i 15 superstiti di Idv, Sel, Rifondazione e Pd.
«La mozione è stata presentata in un momento storico e politico non adatto - ha spiegato Biagioni - Non si capisce perché, fra tutte le iniziative umanitarie, si è scelta soltanto quella a favore dei palestinesi. Ci sono il Darfour, la Siria e purtroppo molte altre zone dove la popolazione è allo stremo, ma nessuno in Provincia si è mosso. Forse perché politicamente non sollecita la sensibilità della sinistra. È caduto il muro, ma non sono cadute le ideologie. Avere giudizi su chi è buono e chi è cattivo, a migliaia di chilometri di distanza non si può». «Sarebbe stato giusto estendere la mozione anche ad altre iniziative - ha detto il capogruppo arancione Pernigotti - È comunque difficile affrontare argomenti sovrannazionali a livello della Provincia di Genova». «È un documento che ci vede consenzienti nel cuore - ha affermato il vice capogruppo Pdl Bianchini - ma l'aiuto si può dare alle organizzazioni umanitarie di persona, senza il voto politico. Sono perplesso per l'iniziativa». «È una bella mozione - ha replicato il capogruppo di Rifondazione Scarabelli - perché è a favore di un'iniziativa umanitaria. Siamo vicini al popolo palestinese».
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