Reportage: sulle strade della prostituzione dopo il decreto Carfagna

ESCLUSIVO: la videoinchiesta del Giornale.it sulla situazione della prostituzione dopo la nuova legge. Di Roberto Bonizzi e Francesco Maria Del Vigo

Reportage: sulle strade 
della prostituzione 
dopo il decreto Carfagna

Roberto Bonizzi
Francesco Maria Del Vigo

Milano - Sulla strada sono rimaste in poche. Le multe, da 200 a 3mila euro, e la minaccia del carcere (da 5 a 15 giorni) hanno cambiato radicalmente il mondo della prostituzione. I clienti temono le ronde delle pattuglie di vigili urbani, polizia e carabinieri. E il mercato si sta riducendo notevolmente.

La ronda Per le strade di Milano il numero delle prostitute si è notevolmente ridotto e, anche le poche presenti, stanno nascoste, timorose. Alcune si stanno attrezzando all'italiana: attendono in macchina o girano con il cane al guinzaglio. Anche perché le pattuglie controllano in continuazione le vie "storiche" della prostituzione a Milano. Numerosi anche gli agenti in borghese.

Il mercato non è stato stroncato dal decreto Carfagna, ma comunque ha visto tempi migliori. I clienti passano in fretta, l'occhio al retrovisore a scrutare qualche lampeggiante blu nella notte.

Ecco il reportage: guarda la videoinchiesta.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica