Per «Repubblica» alla salvezza d’Italia manca solo un pelo

Egregio dott. Granzotto, stavo leggendo con la consueta attenzione uno dei suoi commenti in prima pagina, quando ho fatto un salto sulla sedia. Sogno o son desto? Il dott. Granzotto che mi sbaglia una traduzione, sia pur da quella lingua assai più ostica di quanto non possa sembrare a prima vista, che è lo spagnolo? No, ho letto proprio bene: «calzava stivali di velluto, che in spagnolo si dice “tertio pelo” e ... ». Avendo vissuto qualche anno in un Paese «de habla hispanica», rammentavo che la parola corretta è «terciopelo», tutto attaccato e con la «c» al posto della «t». Be’, mi son detto, non ci credo! E ho iniziato una serie di «voli pindarici» sul reale significato di quello che - ne ero sicuro - altro non era che un banalissimo «lapsus» (anche se qualche giovanotto mi correggerà sicuramente il termine in «lapis»), foss’anche non necessariamente di «freudiana» memoria. E ho iniziato le mie elucubrazioni prima col classico «tertio non datur», ma mi è sovvenuto che l’accezione corretta in tal caso è «tertium». Ho quindi proseguito con «primo quidem decipi incommodum est, iterum stultum, tertio turpe», che già si attaglia un tantino di più. Ma ancora non mi soddisfaceva (e il giovanotto di poc’anzi mi correggerà in «soddisfava»). Infine, a mo’ della classica lampadina che si accende all’improvviso, mi sono sovvenute le invasioni barbariche. Che si conclusero alla fine del V secolo con lo stanziamento in Italia, con il beneplacito dell’imperatore d’Oriente Zenone, degli ostrogoti di Teodorico; stanziamento fu assicurato mediante la procedura dell’«hospitalitas» (qualità di ospiti) e della «tertio» (cessione del terzo o di due terzi delle terre). Così fu assicurata, con la cooperazione della Chiesa, la coesistenza e quindi la fusione del mondo germanico con quello romano, donde, dopo tante lotte, doveva uscire la civiltà medievale.

Che mi dice, ci ho preso? Finisco qui di parlarmi addosso ma la prego di sciogliere quello che per me è ormai diventato un vero e proprio nodo gordiano. Ah, quasi dimenticavo; evito di proposito di lanciarmi in altrettante elucubrazioni in merito alla seconda parte della sua traduzione spagnola della parola «velluto».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica