«A ferro e fuoco», e questa volta nel vero senso del termine. Residence Bravetta ultimo atto. Dopo lo sgombero, avvenuto dallalba di venerdì fra mille resistenze e polemiche, ieri pomeriggio la storica palazzina - occupata abusivamente da un centinaio di immigrati tra senegalesi, slavi, marocchini e rom, oltre a nove famiglie italiane - è andata in fiamme.
A prendere fuoco materassi, immondizie e copertoni dauto, che si trovavano allesterno delledificio. Verosimilmente gli stessi su cui hanno bivaccato per tutta la notte tra venerdì e sabato, una cinquantina di nomadi di origine romena, che dopo lo sgombero, hanno rifiutato lofferta del Comune, di sistemarsi provvisoriamente in un centro di accoglienza. Le fiamme hanno invaso lintero stabile, arrivando fino al sesto piano. Ancora non è stata accertata la causa dellincendio, ma è possibile che sia dolosa: un eclatante gesto di protesta per aver dovuto abbandonare il proprio tetto. Non appena è stato lanciato lallarme, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con sette mezzi di soccorso e unautobotte della Protezione civile. Solo dopo due ore di lavoro, lincendio è stato definitivamente domato. Le fiamme hanno anche raggiunto una macchina abbandonata, parcheggiata vicino alla recinzione del residence.
Un episodio che per lennesima volta si fa cartina di tornasole dellelevato livello di tensione che vive via Bravetta e tutto il quartiere. Tanti gli immigrati che, una volta sfollati, si sono dispersi nella zona. «Un notevole numero di rom si è accampato in un palazzo di via Aldobrandeschi, creando allarmismo nella popolazione», ha commentato il consigliere di An del XVI municipio Antonio Aumenta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.