Un resort da sogno nel Peloponneso fra spiagge da cartolina e archeologia

La Grecia della crisi da qui è molto lontana. Era Grecia della crisi parecchi decenni fa, quando Vassilis Constantakopoulos, un ambizioso ragazzo della regione di Messenia, sud-ovest del Peloponneso, partì zaino in spalla per Atene con il desiderio di diventare qualcuno. Gli andò bene. Prima fondò una compagnia di navi container, la Costamare, poi con il capitale messo da parte tornò nella sua terra per realizzare un sogno, oggi portato avanti dal figlio Achilles: creare sviluppo e ricchezza in un luogo che ha sempre e solo vissuto di agricoltura.
Il sogno di Vassilis si fondava su numeri e fatti: acquistata la terra da un migliaio di contadini, vengono gettate le fondamenta di un progetto faraonico per trasformare quest'angolo dimenticato di Peloponneso in qualcosa di molto simile alla Costa Smeralda greca. Nel 2010, con un investimento iniziale di 550 milioni di euro viene alla luce il Navarino Dunes, con un green a 18 buche e i mega resort Westin e Romanos sulla spiaggia, targati Starwood. Nel 2011 tocca al Navarino Bay, in fase di ultimazione, con il secondo campo da golf e le fondamenta di un terzo resort della catena Banyan Tree. Poi arriveranno il Navarino Blue e il Navarino Hills in collina.
Numeri e fatti però non raccontano che questo non è un semplice sogno di grandeur. Nella visione di mister Constantakopoulos, Costa Navarino doveva dare un futuro alla gente del posto, gli abitanti di Messenia. Infatti il 70% del personale impiegato nel resort è originario della regione, e chi non lavora lì può sempre contare sull'indotto. Poi doveva rispettare il genius loci, il carattere storico e architettonico del luogo: così se il Westin Palace s'ispira agli antichi villaggi in pietra, l'architettura del Romanos ricorda il Palazzo di Nestor, un luogo storico visitabile a poco più di mezz'ora di macchina dal resort dove Telemaco venne accolto in pompa magna mentre era in viaggio alla ricerca del padre Ulisse.
Alla reception di Costa Navarino, ragazze gentilissime invitano a non perdere l'art tour che ogni giorno si svolge all'interno della tenuta per ammirare la collezione di 270 opere d'arte di mister Constantakopoulos: dalle sculture di arte contemporanea agli acquarelli dell'Ottocento della battaglia di Navarino alle mappe del XVII secolo firmate Coronelli. Mentre al Natura Hall, il centro ambientale del resort, spiegano che tutto il complesso è costruito con criteri ecologici; che per realizzare alberghi e campi da golf sono stati prima sradicati, poi ripiantati, 6500 ulivi (che presto diventeranno 16.000); poi ti invitano ad affittare una bicicletta per un'eco-escursione nei dintorni.
«Dalla spiaggia di Voidokilia che in italiano significa pancia della mucca», precisano, «per via della forma e del nome della grotta proprio sopra la baia dove, secondo il mito, le mucche del re Nestor si riparavano dal sole», all'area protetta di Gialova: una laguna di 5 kmq sulle rotte migratorie fra l'Europa e l'Africa di fenicotteri, aquile, falchi e cormorani.
Poco lontano da lì, Michael Cosmopoulos, archeologo dell'Università di St. Louis, nel Missouri, ogni anno torna in patria per proseguire con gli scavi del sito di Iklaina: «Una cittadella micenea del 1600-1200 a.C. a 6 km dai resti del palazzo di Nestor», spiega, «dove è stato fatto un ritrovamento eccezionale. La tavoletta con la scrittura più antica d'Europa, in lingua greca di Micene, del 1450-1350 a.C.». Il sito di Iklaina sarà aperto nel 2015, la tavoletta invece è stata portata al museo archeologico di Pylos per restauri. Non si può ancora ammirare, ma l'escursione merita per l'atmosfera d'antan di questo villaggio in riva al mare, e per il castello del 1473 fatto costruire dai veneziani. Un'altra escursione che merita, anche se un po' più lontana, è Nafplio, con il centro storico d'impronta veneziana, dalla chiesa di San Spiridione al bastione in riva al mare, dalla fortezza di Palamídi al Museo Archeologico in un palazzo veneziano del 1713 che da solo vale la visita. Tutto affacciato su una delle più belle e poetiche baie d'Europa. Anche se non fanno parte del sogno di mister Constantakopoulos.
Costa Navarino si raggiunge dall'Italia con i voli di Aegean da Milano e Roma per Kalamata, con scalo ad Atene (http://it.aegeanair.com). In agosto tariffe a partire da 111 euro a tratta.

Il soggiorno a Costa Navarino costa invece a partire da 180 euro a camera con colazione al Westin Palace, e da 250 euro al Romanos.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0030.27230.96000-95000, www.costanavarino.com

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