Caro Massimiliano, dispiace doversi impegnare a commentare dei brutti fatti che colpiscono Genova sempre più di sinistra estrema - mi riferisco agli ultimi («last but not least») episodi accaduti in centro Genova il 30 giugno con l'intento di emulare i fattacci del 30 giugno 1960 di cui avete su il Giornale parlato abbondantemente ed approfonditamente. Ma soprattutto dispiace di non sentire una voce, un commento unico, univoco, che all'unisono dovrebbe chiarire una volta per tutte come stanno le cose, quello del Pdl di Genova. Ringraziamo invece Enrico Musso per il suo intervento. Dispiace inoltre dover esprimere ancora solidarietà a Gianni Plinio ed al suo mondo di destra che tra l'altro oramai pare vivere di luce propria dato che, almeno nella nostra città, non rimane quasi più nulla di quest'area politica se non la storia. E scusatemi se è poco. Ora, ritornando ai tafferugli del 30 giugno 1960, anche se a torto, questi sono avvenuti in un determinato periodo e contesto storico-politico che senza dubbio non è lo stesso di oggi giorno, come oggi non si ha più lo spirito combattivo costituito dalla ricerca di forti ideali di un tempo. Quanto è accaduto ieri è da biasimare, da una parte sarebbe da dimenticare e da non darvi peso perché sorto da un gruppo di anarchici, facinorosi di sinistra appoggiati dal Comune di Genova, ma dall'altra parte proprio perché instradati dal Sindaco di sinistra non deve essere sottovalutato.
Innanzitutto tali fatti potrebbero ripetersi - e si sono già ripetuti a partire dall'episodio negativo che ha visto minacciare la persona di Gianni Plinio - ed inoltre sono da condannare «tout court» in quanto esprimono e fomentano violenza gratuita, ed in quanto - come nel caso della manifestazione del 30 giugno scorso - hanno voluto espressamente sostituirsi nettamente all'incontro che si sarebbe dovuto tenere all'Hotel Bristol, saltato per ovvie ragioni di sicurezza. Questo dato mi preoccupa, il fatto che volontariamente si sia voluto sabotare, boicottare tale incontro, peraltro civile, pubblico ma al contempo circoscritto in uno spazio privato, sostituendolo senza mezzi termini ed alla stessa identica ora (alle 17 infatti era previsto il dibattito al Bristol) da una manifestazione pubblica, impostata al contrario dell'incontro di «Destra Domani», sull'arroganza, sulla violenza, sul ricordo del passato sfalsato da una politica comunista distruttiva e diseducativa soprattutto nei confronti dei giovani. Pare che dalla loro parte vi sia un solo ed unico intento: quello di annullare, cancellare, annientare tutto ciò che significa centro destra. Vorrei inoltre sottolineare che parlando di Plinio si parla di destra. Tale parte politica pare essere stata esclusa dai ranghi politici locali ed il dato oggettivo è che non a caso il Pdl locale attualmente è costituito, a parte la Lega alleata, solo e soltanto da rappresentanti di ex Forza Italia. E non a caso, i fatti avvenuti ieri, ma paventati e preparati nei giorni precedenti - quindi con tutto il tempo a disposizione per potersi difendere o per poter attaccare - non sono stati affatto commentati, motivati dai nostri pidiellini.
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