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«Restivo? Per ora niente estradizione»

INTOPPO Si allungano i tempi per portare nel nostro Paese il presunto assassino di Elisa Claps

Danilo Restivo, il 39enne potentino accusato dell’omicidio della sarta britannica Heather Barnett e sospettato numero uno nel caso Elisa Claps, non potrà essere sottoposto a estradizione in Italia fino a che non si sarà del tutto concluso il procedimento giudiziario attivato a suo carico in Gran Bretagna. Lo ha detto all’Ansa un portavoce del Crown Prosecution Service (Cps), ovvero la Procura della Corona britannica. «Il mandato di arresto europeo - ha confermato il portavoce - gli è stato notificato l’altroieri.
L’imputato, attraverso un collegamento video, apparirà il prossimo 30 settembre in aula a Londra e il mandato verrà aggiornato. Questo avverrà ogni 28 giorni».
La Procura britannica ha però escluso categoricamente l’ipotesi di estradizione temporanea. «L’imputato - ha spiegato il portavoce - resterà in Gran Bretagna per tutta la durata del procedimento giudiziario attivato a suo carico».
Questo significa non solo il processo di primo grado, ma anche un eventuale appello, sempre che il tribunale commini una sentenza di condanna e sempre che, in quel caso, il procedimento dovesse imboccare la strada del secondo grado.
La Cps non ha voluto dare nessuna indicazione sui tempi. Una volta terminato il procedimento, ha concluso il portavoce, Restivo potrà essere estradato in Italia per affrontare l’eventuale processo ma dovrà comunque tornare in Gran Bretagna «a scontare l’eventuale pena».
Stando a quanto si apprende da fonti vicine all’indagine, un’udienza è stata fissata per il 30 giugno prossimo presso la City of Westminster Magistrates’ Court, ovvero il tribunale di Londra-centro incaricato della gestione di tutte le richieste di estradizione (e dei casi di terrorismo) che coinvolgono la Gran Bretagna. In quella data dovrebbero essere notificati a Restivo altri atti giudiziari legati alla vicenda di Elisa Claps: con tutta probabilità le prove a suo carico emerse in seguito all’autopsia svolta sui resti di Elisa e i test eseguiti sul materiale rinvenuto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza.


Danilo Restivo ora è accusato di omicidio volontario - aggravato da motivi abbietti e crudeltà per il delitto di Elisa Claps. Al di là degli atti formali - Restivo è stato già sottoposto a regime di custodia cautelare dalle autorità britanniche in relazione al caso Barnett, la sarta vicina di casa di Restivo uccisa e mutilata 8 anni fa

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