Benjamin Netanyahu è rimasto in attesa per oltre unora nella Roosevelt Room alla Casa Bianca, snobbato da Barack Obama che ha deciso improvvisamente di alzarsi dal tavolo dei colloqui per andare a cena con la famiglia. Un gesto - scrive il «Daily Telegraph» in una dettagliata ricostruzione della giornata di martedì - che la dice lunga su «quanto siano cadute in basso le quotazioni di Netanyahu a Washington».
Il premier israeliano era arrivato alla Casa Bianca convinto che il peggio della crisi con gli Stati uniti fosse ormai alle spalle. Nei due giorni precedenti era stato accolto calorosamente al Congresso e dalla lobby ebraica americana. Ma Obama si è mostrato «meno conciliante» e, nel ricevere il leader della destra israeliana, gli ha immediatamente posto come precondizione ai colloqui un suo impegno a bloccare qualsiasi nuova costruzione israeliana a Gerusalemme est.
Quando Netanyahu si è mostrato elusivo, Obama si è alzato e ha detto: «Vado nellala residenziale a cenare con Michelle e le ragazze». Per poi aggiungere: «Sono nei paraggi, se cè qualcosa di nuovo, fatemelo sapere». I due leader si sono nuovamente incontrati più tardi, verso le 20.20, per un secondo colloquio che però non ha dato frutti.
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