Monta anche tra gli studenti universitari la protesta nei confronti del cartello «-6» che i giovanotti dellHumpty Dumpty hanno attaccato sulla porta della loro sede. Loro, suvvia. Di loro non cè proprio niente visto che quegli spazi, dove fino a qualche anno aveva spazio una cartoleria, sono di proprietà dellUniversità di Genova e sono stati occupati. Insomma, i giovanotti del collettivo studentesco sono degli abusivi e, per giunta, molte persone che frequentano quegli spazi non sono nemmeno iscritti allUniversità di Genova.
Con gli studi, insomma, non centra niente. Con i centri sociali un po di più. È lo stesso Magnifico Rettore Giacomo Deferrari a ribadirlo disturbato dalla situazione che si è venuta a creare e soprattutto imbarazzato da una domanda: «Visto che queste persone sono vostri inquilini e per di più indesiderati, perché dopo questo episodio non pensate di mandarli via?». «Non possiamo fare molto, non è così semplice - replica il Rettore -. Diciamo che lOnda qui da noi dà meno problemi rispetto ad altre università italiane. Dallinaugurazione dello scorso anno accademico siamo in contatto con Prefettura e Questura, su molti atteggiamenti cerchiamo di soprassedere ma monitoriamo la situazione». AllHumpty Dumpty girerebbero una ventina di persone, senza un rappresentante che possa fungere da interlocutore: «ognuno fa quello che vuole e ciò rende il nostro lavoro ancora più difficile», prosegue Deferrari che prova anche a non colpevolizzare i ragazzi del collettivo pur condannando lepisodio in questione: «Sarà la Digos con la sua inchiesta a valutare chi sono i colpevoli di quellatto vergognoso che non ha nulla di civile».
DallUniversità cè comunque la volontà, in breve tempo, di recuperare quei locali per cederli: «Cè colpa anche da parte nostra: abbiamo lasciato quegli ambienti vuoti per troppo tempo e sono stati occupati. Adesso, con il nuovo piano edilizio cercheremo di fare chiarezza sulla loro utilità e penso che finiremo per cederli, per noi sono poco strategici».
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