Per l'azienda ospedaliera Salvini, l'occasione per mettere in mostra i «gioielli di famiglia», soprattutto quelli di Rho, è stata la giornata di studio svoltasi ieri a Villa Burba. Un incontro dedicato all'assistenza ospedaliera con particolare riferimento all'appropriatezza, all'efficienza ed agli standard d'assistenza nella cura del paziente, che ha ricevuto subito l'apprezzamento per i risultati conseguiti da parte dell'assessore regionale Massimo Buscemi, che insieme al sindaco Roberto Zucchetti e al direttore generale dell'azienda ospedaliera Giovanni Michiara, ha preso parte ai lavori.
«La Regione punta molto sulla qualità dei servizi, eccellenti grazie alle spiccate professionalità messe in campo e soprattutto all'umanizzazione nel rapporto con i pazienti, sempre più accentuato ha sottolineato Buscemi -. Un processo, quest'ultimo, che deve essere accentuato in tutti i presidi sanitari lombardi».
La porta d'ingresso della sanità rhodense è costituita dal pronto soccorso, un servizio che vanta tre specializzazioni: ginecologica, pediatrica e ortopedica e dalle quali ogni anno passa una quantità enorme di gente, al pari dei grandi ospedali milanesi. «Registriamo oltre cinquantamila prestazioni all'anno, con un incremento di circa duemila da quando si è insediato il polo fieristico ha spiegato il dottor Paolo Cavalli che lo dirige -. E dopo le prime cure da noi fornite ben 6.600 pazienti vengono ricoverati, il 13,5 per cento. Una ingente mole di lavoro possibile grazie ad un ottimo coordinamento e ad un efficace funzionamento del dipartimento per le emergenze, che si avvale della collaborazione di tutte le specializzazioni del nosocomio.
Rho, oltre 50mila pazienti ogni anno
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