Cultura e Spettacoli

Riccardo Muti dirige i ragazzi dell’Aspromonte

La musica può strappare i giovani alla criminalità organizzata: da questa convinzione è partita l’idea di costituire sull’Aspromonte un’orchestra composta solo da ragazzi. Ora i 70 musicisti in erba dell’Orchestra giovanile di fiati di Delianuova (un paesino in provincia di Reggio Calabria) stanno per coronare un sogno. Domani, infatti, i giovani artisti, tra i 9 e i 22 anni, suoneranno sotto la direzione del maestro Riccardo Muti nella prestigiosa cornice del palazzo De Andrè di Ravenna in occasione del Festival musicale internazionale ravennate 2008. L’avventura dei ragazzi di Delianuova prese il via nel 2001 per volontà del presidente dell’Associazione musicale Nicola Spadaro, Giuseppe Scerra. L’intento che si proponeva era duplice: rinverdire a Delianuova l’epopea musicale degli anni ’50, quando nel centro aspromontano fu creata un’orchestra di successo, ma soprattutto allontanare dalla strada e dai rischi della delinquenza i giovani della zona. «Da allora - ha detto Scerra - non ci limitiamo a fare musica, ma siamo impegnati anche sul delicato fronte dell’educazione alla legalità. Il mio motto è "chi fa musica non delinque" e la risposta dei ragazzi è stata importante». Dal 2006 le testate giornalistiche e televisive regionali e nazionali hanno dato ampio risalto all'attività ed ai successi della giovane formazione musicale aspromontana, suscitando persino l'interesse di Riccardo Muti, il quale ha voluto ascoltare i ragazzi in un'audizione privata al teatro Cilea di Reggio Calabria e alla fine dell'esecuzione ha affermato: «Fate suonare questi ragazzi ogni domenica in Teatro! Lo meritano! Sono ambasciatori della positività calabrese. Sono un esempio di disciplina musicale.

Chi, come loro, raggiunge l'armonia in musica, raggiunge anche l'armonia nella società».

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