da Washington
Gli Usa aprono allIran: il segretario di Stato americano, la signora Condoleezza Rice, ha sollecitato Teheran a partecipare alla conferenza sullIrak in programma il 3 e 4 maggio in Egitto. In una intervista pubblicata ieri dal quotidiano britannico Financial Times, la Rice dice che una mancata partecipazione iraniana sarebbe una «occasione mancata» da parte del regime e ha aggiunto che Washington è pronta ad avere contatti diretti con Teheran in margine alla conferenza.
La Rice ha negato che lamministrazione Bush abbia come fine un mutamento del sistema politico in Iran. Lo scopo degli Stati Uniti, ha sottolineato il segretario di Stato, è piuttosto quello di ottenere «un cambio di comportamento» da parte del regime degli ayatollah.
LIran non ha ancora deciso se partecipare alla conferenza del 3 e 4 maggio, che vedrà la presenza dei ministri degli Esteri. Aveva invece preso parte a una riunione preparatoria a livello di funzionari e ambasciatori.
Di Iran hanno discusso ieri a Lussemburgo i ministri degli Esteri dellUe, riuniti per il Consiglio Affari generali e relazioni esterne. I capi delle diplomazie europee hanno formalmente approvato il regolamento di attuazione delle sanzioni varate dal Consiglio di sicurezza dellOnu contro Teheran per la mancata sospensione del programma di arricchimento delluranio. In particolare, si tratta di misure contro singoli individui e organizzazioni. LUe ha approvato una lista che è più ampia di quella indicata dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza dellOnu. I nominativi indicati saranno soggetti a divieto di ingresso nellUe e a congelamento dei beni.
Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha affermato, in unintervista alla Tv spagnola, di «non temere le sanzioni della Ue» assicurando che il suo Paese vuole rispettare le leggi internazionali ma, allo stesso tempo, esige che «si rispettino i nostri diritti».
La Rice apre allIran: «Partecipate alla Conferenza sullIrak in Egitto»
Washington pronta a colloqui diretti con Teheran. Ahmadinejad non contrario a contatti con gli Usa
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