Sono stati pubblicati su Lancet Oncology, i risultati dello studio Celim, una ricerca di Fase II aperta, multicentrica e randomizzata condotta in 17 centri in Germania e Austria. I pazienti con metastasi al fegato inoperabili sono stati assegnati in modo randomizzato a due gruppi di trattamento: cetuximab (un farmaco che ha già ottenuto lautorizzazione alla commercializzazione in 77 Paesi) in associazione a folfox o a folfiri. Lidoneità alla rimozione chirurgica dei tumori al fegato è stata valutata ogni 8 settimane. Lo studio, condotto su 109 pazienti, ha dimostrato che Cetuximab in associazione alla chemioterapia pre-operatoria (neoadiuvante) ha portato ad un tasso di risposta del tumore pari al 70%, in pazienti colpiti da tumore avanzato del colon retto con metastasi al fegato che si sviluppano in oltre la metà dei pazienti.Al termine dello studio, il 34% dei pazienti, che risultavano inoperabili, è stato sottoposto con successo ad una rimozione chirurgica del tessuto tumorale, un risultato positivo se confrontato con i gruppi di controllo.
«In questa patologia, il tasso di risposta e la diminuzione della massa tumorale sono determinanti per la riduzione dei sintomi dei pazienti e laumento della sopravvivenza e delle possibilità di cura», ha dichiarato il dottor Oliver Kisker, senior vice-president di Merck Serono, divisione della società tedesca Merck con sede a Darmstadt, 33mila dipendenti e vendite per 7,6 miliardi di euro nel 2008.In campo oncologico, Merck sta studiando luso di un vaccino nella cura del tumore al polmone non a piccole cellule.
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