Ricercatori cercasi: l’università paga viaggio e trasloco

La vita a Milano costa cara e le università devono fare i conti con gli studenti stranieri, che sono sempre meno e che fanno fatica a trasferirsi e a sostenere tutte le spese. Da qui l’idea: l’università Statale si è offerta di pagare il viaggio e il trasloco ai ricercatori che scelgono Milano come sede del dottorato. L’ateneo ha anche inaugurato uno sportello di welcome office, dove il personale dell’università aiuterà gli studenti e i dottorandi a cercare casa a prezzi calmierati, ad aprire un conto in banca o semplicemente a fare l’abbonamento dei mezzi pubblici. Per i fuori sede ci saranno anche corsi di italiano per agevolare l’inserimento. «Facciamo appello alle istituzioni - spiega il prorettore della Statale Marino Regini, incaricato di sviluppare il progetto sull’internazionalizzazione dell’ateneo - perché si mettano attorno a un tavolo e cerchino di risolvere il problema dei costi eccessivi delle abitazioni a cui va incontro chi viene a lavorare o a studiare nelle università milanesi».


Dal canto suo la Statale stanzierà fondi per offrire a ricercatori e docenti stranieri un contratto pluriennale che comprenda anche tutte le spese di trasferimento». Così Milano cercherà di tenere il passo con gli altri atenei italiani ed europei.

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