Soddisfatto del pacchetto salva-auto?
«Si - risponde Giuseppe Tartaglione, presidente di Volkswagen Group Italia, che con i sui cinque marchi ha immatricolato nellanno 2008 242.850 veicoli per una quota mercato dell11,24% - perché una decisione è stata presa. Lincertezza stava penalizzando il settore».
Un giudizio sui contenuti dellintervento...
«È un decreto che va in direzione dellambiente e non riguarda soltanto il settore automobilistico».
E poi cè un primo supporto al credito attraverso il gruppo Sace...
«Importante è far ripartire i consumi. Per questo è necessario puntare sul credito. Questo pacchetto agisce su finanziamenti, ambiente e dà certezze ai settori interessati: è, dunque, un decreto pro domo per alcuni e che non svantaggia molti».
Nei giorni scorsi erano uscite cifre diverse da quelle approvate ieri...
«Personalmente non pensavo che si andasse, come invece è avvenuto, in direzione dellambiente e del supporto al credito. Cè stata una svolta positiva. Non cè niente di peggio che avvantaggiare qualcuno a scapito di altri. Intervenendo sullecologia e sul credito si fanno ripartire i consumi, coinvolgendo favorevolmente il settore delle quattro ruote, la rete dei concessionari e le famiglie, il tutto a beneficio del Pil».
Previsioni?
«Tutto dipende dal credito. Se torna la fiducia la situazione si sblocca. È importante puntellare lambito dei finanziamenti e far crescere la coscienza ecologica nelle persone. A guadagnarci è anche limmagine del Paese a livello europeo: lItalia dimostra tecnicamente di dare un valore allinvestimento nellambiente».
E rispetto ai piani analoghi in vigore negli altri Paesi, e i cui effetti hanno già cominciato ad avvertirsi, come classifica il «pacchetto» italiano?
«LItalia ha imboccato la strada tedesca che si distingue per la chiarezza degli interventi previsti. Ora la popolazione è al corrente che le vetture immatricolate entro il 1999 possono essere cambiare beneficiando di un aiuto. E, soprattutto, che questo parco veicoli è dannoso per laria che respiriamo».
Volkswagen Group Italia pensa di adottare una politica di marketing aggressiva?
«No. Siamo stati i primi a proporre vetture a Gpl, mettendo a disposizione dellambiente un prodotto ad hoc piuttosto che offrire uno sconto maggiore. Del resto, annoveriamo nella gamma diversi prodotti, tra cui la Golf, che già si distinguono per le emissioni di anidride carbonica sotto i limiti previsti.
Tempo fa ha paragonato il 2009 a una sorta di traversata del deserto...
«Per il settore la traversata continua anche se allorizzonte si comincia a intravedere una piccola oasi. Ci vuole prudenza».
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