«Possono i porti liguri ritornare competitivi?». Il titolo del convegno organizzato ieri pomeriggio a Palazzo Tursi dalla Lega Nord e dall'associazione Liguria Cultura, è qualcosa di più di una semplice domanda; è un auspicio, un auspicio a togliere quel punto interrogativo per farla diventare un'affermazione. L'evento, che arriva nel giorno in cui Matteoli chiede ufficialmente a Burlando di dare il via libera al Merlo-bis, organizzato dall'associazione di Diana Bacchiaz e dagli esponenti locali del Carroccio si è suddiviso in due tavole rotonde. La prima, moderata dal caporedattore del Giornale Massimiliano Lussana, ha visto la partecipazione del sottosegretario di Stato a Semplificazione e Normativa Francesco Belsito, del console della Culmv Antonio Benvenuti, dell'ad di Apm Terminals di Vado Carlo Merli e dei presidenti dell'Autorità portuale di Genova, La Spezia e Savona, rispettivamente Luigi Merlo, Lorenzo Forcieri e Rino Canavese. Alla seconda, moderata da Luigi Leone del Secolo XIX, sono intervenuti il capogruppo leghista in Regione Edoardo Rixi, il vicepresidente di Assagenti Gian Enzo Duci, il presidente di Grendi Bruno Musso e Ignazio Messina, ad del Terminal Messina. A spiegare l'intento del convegno, ci ha pensato Francesco Belsito con un intervento nel quale ha individuato i punti principali da dibattere. «Noi crediamo nel rilancio dei porti liguri e vogliamo aiutare questo processo - ha spiegato -. Bisogna dare degli aiuti alle Autorità portuali per favorire i loro investimenti soprattutto nelle infrastrutture». Le problematiche maggiori per i porti liguri sono state individuate dai tre presidenti delle rispettive Autorità portuali. «Non ci servono soldi per rimanere in vita in quanto abbiamo tutti il bilancio in attivo - ha sottolineato Rino Canavese -. Se però da Roma ci lasciassero almeno un 2% dai ricavi che hanno da noi dall'Iva, potremmo costruire le infrastrutture».
La seconda tavola rotonda, invece, è stata caratterizzata dallo sfogo di Messina che, dopo aver sentito tanti discorsi al condizionale, ha dichiarato: «Basta fare i piagnoni, se le cose si vogliono fare si fanno - ha sbottato -. A Genova invece attendiamo ancora il nodo di San Benigno, approvato nel 1996, e il porto di Voltri, iniziato nel 1965».Matteo Agnoletto
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