Tenta di conquistare gli americani che più hanno sofferto del crollo di Wall Street e qualche economista storce il naso, non ritenendo le proposte di John McCain sufficientemente coerenti. Ma in queste ore il candidato repubblicano non può permettersi di andare per il sottile e allora gioca il tutto per tutto.
Lunedì era stato Barack Obama a presentare la sua ricetta per uscire dalla crisi economica, ieri è toccato a lui. E, a modo suo, non ha deluso le attese. Sa di non essere popolare a Wall Street e dintorni, ma da sempre McCain sa parlare all’americano medio, sa capire le sue angosce. Ed è a lui che si rivolge nel tentativo di recuperare il ritardo su Obama.
Il piano presentato durante un comizio in Pennsylvania mira a dare sollievo soprattutto ai pensionati, ai risparmiatori e ai padri di famiglia che lottano con le rate del mutuo. In America gran parte dei risparmi e dei fondi pensione sono investiti in azioni. La violentissima caduta di Wall Street ha inciso pesantemente sul tenore di vita di milioni di persone. Il senatore dell’Arizona ha annunciato un aumento da 3 a 15mila dollari delle somme deducibili dalla dichiarazione dei redditi per perdite legate al mercato azionario e ha promesso di sospendere la legge che costringe i pensionati a vendere le azioni allo scoccare dei settant’anni e dunque, ora, in forte perdita.
Ha confermato un piano da 300 miliardi di dollari per rinegoziare a tassi più bassi i mutui dei contribuenti che rischiano di perdere la casa e ha delineato forti agevolazioni fiscali sia per i disoccupati che per i lavoratori che ritirano una parte dei fondi-pensione prima del tempo. McCain ha in cantiere anche il dimezzamento della tassa sul capital gain (dal 15 al 7,5%), «allo scopo di incentivare sia il risparmio che gli investimenti»; ma è la misura che, verosimilmente, susciterà maggiori polemiche, perché rischia di essere interpretata come un regalo ai contribuenti più facoltosi.
Per il resto tantissima retorica. McCain si schiera al fianco «delle famiglie costrette a vendere in perdita per pagare le bollette» e naturalmente «dei pensionati che hanno sofferto abbastanza e ora hanno bisogno di aiuto».
Basterà per convincere gli indecisi? Il candidato repubblicano è convinto di sì.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.