LA RICHIESTA DEL MENDICANTE

Che i cittadini si appellino al sindaco, o ai suoi rappresentanti è pane quotidiano. Ma che un mendicante chieda al vice del primo cittadino di prolungare di un'ora il funzionamento di un semaforo della città per racimolare qualche moneta in più, è per lo meno insolito.
Però è accaduto: la città in questione è Sarzana, il vicesindaco si chiama Gino Ambrosini, il mendicante chiamato in causa è un giovane del posto, e il semaforo incriminato è quello di piazza San Giorgio. Qualche giorno fa infatti il giovane si è rivolto a Ambrosini, perché d’estate la sera si esce di più, e se il semaforo a mezzanotte finisce il proprio turno, nessuno si fermerebbe per dare qualche spicciolo a chi lo chiede con un sorriso. Ecco allora la soluzione: prolungare il suo funzionamento di sessanta minuti, cosicché alla fine della giornata ci siano un paio di euro in più da spendere, «per mangiare», puntualizza il ragazzo, molto conosciuto dai suoi concittadini.

Il vicesindaco però non ha intenzione di esaudire la singolare richiesta - come d'altra parte non può eliminare le rotatorie, cui «ormai non si ferma più nessuno», fa notare il giovane sarzanese - e anzi invita il questuante a recarsi al lavoro, e in modo particolare di tornare dalla madre.
Ma il giovane sembra non sentire ragioni: per il lavoro c'è tempo e per ora basterebbe proprio solo far lavorare di più il semaforo della centralissima piazza San Giorgio.

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