«Ricominciamo a costruire centrali nucleari»

da Washington

La risposta alla crisi petrolifera può essere una sola: più nucleare. L'America deve ricominciare a costruire centrali «per il bene della nostra sicurezza economica e nazionale», per ridurre la dipendenza dal petrolio straniero e per diminuire le emissioni dei gas responsabili dell'effetto serra: è il messaggio lanciato dal presidente americano George W. Bush, nel corso di una visita a un impianto nucleare in Pennsylvania. L'ultima centrale nucleare a essere stata costruita negli Usa fu l'impianto di Ameren's Callaway, in Missouri, entrato in funzione nel 1984. Dopo l'incidente alla centrale di Three Mile Island nel 1979 non sono però stati più assegnati appalti per impianti del genere.
«L'energia nucleare ci aiuta a proteggere l'ambiente ed è sicura», ha detto Bush, che si è lanciato in un'offensiva sui temi energetici proprio nei giorni in cui il suo ex sfidante per la Casa Bianca, Al Gore, ha presentato un proprio documentario ambientalista sulle minacce provocate dal riscaldamento del pianeta. Bush ha detto di comprendere le preoccupazioni per l'effetto serra, di ritenerle giuste e di essere a sua volta preoccupato.

«Quello che cerco di dire alla gente - ha però aggiunto - è di abbandonare il dibattito sul fatto se si tratti di un fenomeno prodotto dall'uomo o naturale. Concentriamoci invece sulle tecnologie che ci permettono di affrontare questo tema».

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