Città del Vaticano - L’uccisione di suor Maria Laura Mainetti, la religiosa di Chiavenna accoltellata nella notte fra il 6 e il 7 giugno 2000 da tre ragazze minorenni durante un rito satanico, è stata riconosciuta come martirio dalla Congregazione delle Cause dei Santi.
La beatificazione "Questo significa - afferma una nota del servizio informazione religiosa della Chiesa Italiana - che non dovranno essere portate prove di miracoli compiuti in quanto suor Maria Laura è stata uccisa in odio alla fede e dunque la causa prosegue con la redazione della Positio super martyrio, cioè la raccolta di tutta la documentazione relativa al processo in un unico volume". Il Decreto di validità giuridica è stato emesso in data 11 gennaio 2008. "Finalmente da Roma è arrivata la domanda per l'inizio del processo - ga commentato il vescovo di Como, monsignor Diego Coletti - un santo in più per la nostra diocesi e un impegno in più per l'intera comunità ecclesiale".
Il brutale omicidio Sette anni fa le tre assassine (ambra, Veronica e Milena) attirarono in trappola l'anziana suora, convinta di andare a dare sostegno morale a una ragazzina rimasta incinta. Quando giunse nel parco delle Marmitte Giganti, in un viottolo, fu aggredita e accoltellata 19 volte. Su di lei infierirono con altrettante sassate. Tutte e tre furono, poi, condannate dal tribunale dei minori di Milano, ma grazie a benefici e indulto nessuna di loro si trova ancora in carcere.
Le ultime parole prima di morire Quando confessarono l'atroce delitto, le tre
assassine spiegarono che suor Laura, in ginocchio, pregò il Signore affinché le perdonasse. Da qui la decisione dell'allora vescovo di Como, monsignor Alessandro Maggiolini, di dare il via al processo di beatificazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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