da Roma
Se pur procede a ritmo lento, molto lento, il riconteggio delle schede elettorali continua ad assottigliare il vantaggio del centrosinistra nelle scorse politiche. Stando ai primi dati raccolti in un dossier riservato di Forza Italia (anticipato nei giorni scorsi da Il Tempo), che porta la firma di Gregorio Fontana, capogruppo azzurro nella Giunta per le elezioni, proiettando i primi risultati su base nazionale, ecco il risultato: la Cdl recupererebbe ben 21.942 voti, portando così il divario tra le due coalizioni da 24.775 voti a 2.823. Seppur si tratti di una proiezione, un margine così piccolo, riporta il documento azzurro, «impone il riconteggio di tutte le schede». Ma, si diceva, la verifica della Giunta procede, praticamente, a passo di lumaca. Tanto che, come ironizza il deputato forzista, il risultato delle Politiche 2006 «potrebbe diventare come il quarto segreto di Fatima, che ha ancora da essere sciolto». Vale a dire che, con questo ritmo, «ci vorrebbero 12 anni solo per completare il campione del 10%», spiega Fontana. Ecco perché, con un simile scenario, gli esponenti della Cdl in Giunta hanno avanzato una proposta. Per Fontana (Fi), Pierfrancesco Gamba (An) ed Emerenzio Barbieri (Udc) si deve infatti estendere a tutti i deputati il potere di riscrutinare i risultati dei seimila seggi (su sessantamila complessivi) già acquisiti dagli uffici di Montecitorio. «Ci accusano di lavorare poco», spiega il deputato azzurro. «Ecco un'occasione per darsi tutti da fare. E sull'argomento più importante di cui possa occuparsi il Parlamento: stabilire chi ha veramente vinto le elezioni, e accertare se dunque non sia in carica da un anno un governo abusivo».
La proposta però pare non sia stata presa molto sul serio dal centrosinistra, anzi «è stata vista con aria di sufficienza», aggiunge lesponente forzista. Da qui lepilogo di ieri.
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