Il ricordo «Un uomo che non scese mai a compromessi»

Caro Massimiliano, ho appreso della scomparsa di don Gianni Baget Bozzo soltanto nel pomeriggio in un bar e subito mi è sorto spontaneo dire: abbiamo perso una grande mente. Non si trattava di un bar di intellettuali, tuttavia nessuno dei presenti ha pensato di contraddirmi. Ho avuto la fortuna di conoscere Don Gianni fin dai primi anni di Forza Italia: alla Spezia non mancava una campagna elettorale ed una volta venne anche ospite del mio ristorante a Porto Venere. Non mangiò quasi nulla, impegnato com’era a deliziare i suoi commensali con le sue lucide argomentazioni. In seguito l’ho incontrato ai convegni di F.I., alle manifestazioni di piazza, ai congressi e ogni volta che prendeva la parola Silvio Berlusconi, qualche vocina alle mie spalle sussurrava: il discorso lo ha preparato Don Gianni questa notte... vero o falso che fosse, la genialità accomunava questi due grandi uomini.

Ho continuato a seguire Don Gianni sulle pagine della famiglia del «Giornale» dove, nei momenti critici, non mancava mai una sua intervista e, ultimamente su «Ragionpolitica», per me la prova più ardua, dato che non sono un’appassionata di Internet, ne valeva comunque la pena! Di questo grande uomo porterò nel cuore l’umanità, la genialità, la profonda cultura, ma soprattutto un insegnamento, quello di non scendere mai a compromessi. Grazie Don Gianni, riposa finalmente in pace.

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