Non ha intenzione di demordere Massimo Todisco. L'ultima mossa, il direttore dell'Osservatorio di Milano la gioca questa mattina, presentando un nuovo ricorso al Tar contro l'Ecopass. «Era un atto dovuto - spiega -. Mio dovere impugnare anche l'ultima delibera del Comune, approvata a novembre quando avevo già depositato il mio primo esposto». Poco importa se il tribunale amministrativo ha già negato la sua prima richiesta di sospensiva, lui va avanti fiducioso. «Quella non è stata una sconfitta, solo una battuta d'arresto. Il giudice ha considerato ricco di contenuti etici e di valide motivazioni il mio ricorso, riservandosi di chiedere al Comune il rimborso dei danni patiti dall'attuazione del ticket qualora l'esposto finale (previsto per marzo-aprile ndr.) avesse esito positivo». Se il Tar dovesse pronunciarsi in modo negativo, assicura, «mi riservo di ricorrere alla Procura della Repubblica e alla Corte Costituzionale». Al sindaco contesta la violazione dell'articolo 32 della carta fondamentale che sancisce il diritto alla salute. «Mi sembra che l'Ecopass riconosca solo il diritto a inquinare di chi ha i soldi. É un comportamento morale?». Da qui, la stoccata al Cardinale Tettamanzi, a cui ha voluto indirizzare una lettera in cui spiega i motivi del nuovo ricorso: «É ora che anche si pronunci su questa tassa immorale, che vende la salute dei cittadini, emarginando i meno abbienti». Legambiente boccia il ricorso: «É un errore».
Il «caso vuole», ironizza invece il capogruppo dei Verdi, Maurizio Baruffi, che la centralina Arpa che rileva il dato del pm10 a Milano Verziere (nellarea Ecopass) «vada in tilt solo quando lo smog è alle stelle. È già successo il 10, l11 e il 17 gennaio e si ripete il 13 febbraio.
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