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Gianluigi Nuzzi

da Milano

L’ultima tappa della caccia al tesoro di Gianpiero Fiorani, se mai davvero esistano proprietà intestate a prestanomi, porta a Lodi, quartiere San Fereolo. Un affare da oltre 12 milioni di euro. Infatti sull’ex area BB di via Lombardo, a due passi dalle poste centrali, si sta costruendo un complesso residenziale di prim’ordine: 70 appartamenti ben rifiniti da 250-300mila euro l’uno con tanto di box. Si vende a 2.100 euro a metro quadrato. A occuparsene come proprietaria è la Perca srl, amministrata da un pensionato indicato ai Pm come prestanome di Fiorani da Egidio Menclossi, ex dipendente di Bipielle Suisse.
Vediamo. La Perca ha sede in via Grandi, 6 e viene indicata come creatura di Aldino Quartieri, il commercialista di fiducia di Fiorani, perquisito la settimana scorsa dalla Guardia di Finanza.
La vita della Perca langue fino al 2003. È proprietaria di quel prezioso terreno e nient’altro. Ma nell’aprile di quell’anno passa di mano. Per oltre 3 milioni di euro vengono infatti rilevate le quote dei vecchi soci. Chi comprò non si sa, ma sembra che vi siano cospicui finanziamenti dell’allora Popolare di Lodi. L’operazione la compie la Marinai d’Italia srl, immobiliare sempre domiciliata in via Grandi, 6 con Quartieri, in passato presidente del Collegio sindacale, e sua sorella come sindaco. E sempre amministrata dal pensionato indicato da Menclossi. Il capitale della Marinai d’Italia è però in mano a due fiduciarie. Di chi sia, quindi, non si sa. Si può dire di chi era: la maggioranza relativa era infatti in mano al lodigiano Giuseppe Ferrari Aggradi, classe 1958, amico di Quartieri: «Giuseppe, detto Poppi, è un amico di vecchia data di Fiorani - dichiara Menclossi - è uno degli uomini che eseguono le operazioni riservate riferibili agli interessi personali di Fiorani. Mi è stato detto che la Perca ha effettuato una speculazione immobiliare dove gli interessi diretti di Fiorani erano coperti da Ferrari Aggradi». Che, tra l’altro, in Procura incuriosisce parecchio. A iniziare dalla quota al 50 per cento de Nel blu srl, dove lo ritroviamo socio sempre di maggioranza, con Quartieri al 5 per cento, e il resto diviso tra due soci di Emilio Gnutti: Osvaldo Savoldi e Romeo Liberini. Imprenditore il primo, concessionario il secondo. Savoldi ha quote di Hopa e Fingruppo, mentre Liberini possiede il 31 per cento di Punto Erre Spa, gruppo Gnutti. Da parte sua Gp Finanziaria detiene una quota del 26 per cento nella Concessionaria Liberini a Brescia. Tra l’altro Savoldi e Liberini sono entrambi alla sbarra con Gnutti davanti al giudice monocratico Elisabetta Mayer nel processo sul rimborso delle obbligazioni Unipol. Insomma i nomi si rincorrono sempre. Come nella società di costruzioni Lasca srl di Milano.

Qui Ferrari Aggradi detiene appena il 2 per cento. L’88 è in mano alla stessa fiduciaria con la maggioranza in Perca srl. Il resto? Il 2 per cento è di Gloria Maria Quartieri, sorella del commercialista di via Grandi.
gianluigi.nuzzi@ilgiornale.it

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