Ricucci rinviato a giudizio con Billè e altri 7 imputati

da Milano

Stefano Ricucci rinviato a giudizio per la fallita scalata alla Rcs-Corriere della Sera. Il gup del tribunale di Roma, Marco Patarnello, ha stabilito che il processo inizierà il 28 maggio, davanti alla quinta sezione del tribunale. Insieme all’immobiliarista saranno imputati l’ex presidente di Confcommercio, Sergio Billè, il figlio Andrea, Guglielmo Fransoni, Luigi Gargiulo, Giuseppe Colavita, Francesco Bucci Casari (ex presidente di Magiste international), Donato Porreca, Fulvio Gismondi (consulente Enasarco).
Al centro dei fatti, oltre all’inchiesta sulla fallita scalata al gruppo editoriale del quotidiano di via Solferino, anche la compravendita del palazzo di via Lima con Confcommercio, a Roma, e la gestione indebita di somme versate a fondi previdenziali e sulla gara per l’assegnazione del patrimonio immobiliare di Enasarco.
I reati ipotizzati dai pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli vanno, a seconda delle posizioni, dall’appropriazione indebita alla corruzione aggravata, dall’aggiotaggio informativo alle false fatturazioni, fino all’occultamento di scritture contabili e alla manipolazione del mercato.


Il giudice ha stabilito invece il non luogo a procedere, perché il fatto non sussiste, in relazione alla gestione del fondo del presidente della Confcommercio su conti intestati alla Egap, nei confronti, oltre che di Billè, anche di altri sette persone, tra ex vicepresidente, componenti del consiglio direttivo e del collegio dei revisori dell’Egap, indagati per appropriazione indebita. A giudizio andranno anche le società Magiste international sa e Garlsson real estate sa.

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