«Rieccomi tra pacchi e milioni Sono un saltimbanco di lusso»

Da stasera torna su Raiuno «Affari tuoi». L’attore: «A volte è doloroso vedere i concorrenti perdere»

È il Babbo Natale della Tv. Ai concorrenti regala i soldi e ai dirigenti Rai gli ascolti. Come si sa al grosso sacco di tela da caricare in spalla, Flavio Insinna preferisce le ormai celeberrime 20 scatole sigillate con la ceralacca, intitolate ciascuna a una regione italiana. Maniche di camicia, sudore ed entusiasmo, ritroveremo l'attore romano questa sera alle 20.40 su Raiuno alla guida della nuova edizione di Affari tuoi: a suon di balletti propiziatori e citazioni colte spalleggerà, consiglierà e consolerà giovani e anziani intenti a sfidare il destino in equilibrio su uno sgabello. I più fortunati, nei pacchi troveranno fino a 500mila euro, altri dovranno accontentarsi di pochi centesimi o di un calzascarpe, e ci sarà chi tornerà a casa solo con una pacca sulla spalla e il gioco da tavolo ispirato alla trasmissione sotto il braccio.
Flavio Insinna finora ha condotto 305 puntate di Affari tuoi, con punte di 9 milioni di telespettatori. Eppure, sembra preoccupato.
«Si, il successo non so darlo per scontato. Proverò a ricucire il rapporto con il pubblico, sperando che funzioni come in passato».
Sa che ci sono italiani che non rispondono nemmeno al telefono durante i pacchi?
«Già, è straordinario, ma all'inizio non me ne rendevo conto. Mi trasformavo in un saltimbanco ogni sera per mezz'ora, tutto qui. E invece ho scoperto di essere un punto di riferimento per ammalati, carcerati, per gli anziani che vivono da soli. Una grande responsabilità».
Troveremo cambiamenti in Affari tuoi?
«Ci stiamo lavorando. Ma una novità l'abbiamo già ogni sera, il concorrente. La mia più grande paura è proprio quella di non sapere tirare fuori le sue emozioni e la sua personalità, di non capirlo e valorizzarlo».
Anche perché, dopo tante puntate, sarà diventato indifferente alle gioie e ai dolori di chi partecipa al gioco.
«Invece la sera torno a casa dispiaciuto. Non pensavo che potesse essere tanto doloroso vedere infrangersi i sogni di un estraneo. Io sono un attore e anche se interpreto scene drammatiche è una finzione. Ad Affari tuoi, invece, è tutto vero».
Striscia la notizia ha i suoi dubbi, in proposito. E da domani, probabilmente, ricominceranno gli attacchi alla regolarità del gioco.
«Li trovo proprio gratuiti. In studio ci sono il notaio e le associazioni di consumatori. Con noi hanno giocato poliziotti, carabinieri e persino finanzieri. Insomma, io campo anche senza lavorare, che vantaggio avrei di immischiarmi in un imbroglio?».
Teme la concorrenza Mediaset?
«In questi mesi di pausa dalla televisione ho portato in tournée la commedia Senza swing, ed è stato terapeutico. Nessuno si appostava nel teatro a fianco a contarmi gli spettatori per capire se il mio spettacolo faceva schifo».
Le manca il capitano Anceschi, il personaggio che interpretava in Don Matteo?
«Un po' si, ma con attori come Terence Hill e Nino Frassica, se vado via io non si strappa i capelli nessuno».
Infatti la serie è ancora un successo. Si aspettava che sbaragliasse persino i Ris?
«I Ris superano i quattro milioni di telespettatori, sono tantissime persone, non si può certo dire che sia un fiasco».
A metà aprile lo vedremo interpretare un'altra fiction poliziesca, Ho sposato uno sbirro.
«Si, ma sarà tutto diverso proprio perché avrò una moglie».


Nella realtà, invece, è tornato uno dei single più ambiti del tubo catodico.
«Per carità, lo scapolo d'oro della Tv è Carlo Conti, lui è la punta di diamante della squadra. Io sono un semplice centrocampista, ma se conquisto la palla giusta...».

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