Roma

Rientrate in casa le 15 famiglie delle case lesionate di via Fasan

Sono rientrate in casa ieri mattina le quindici famiglie di via Fasan a Ostia sgomberate giorni fa in ottemperanza all’ordinanza di sgombero emanata dal sindaco Alemanno per motivi di pubblica incolumità poiché erano state accertate lesioni in un solaio in laterizio e un forte deterioramento di intonaci e copriferro. Il vicepresidente del municipio XIII Renzo Pallotta è andato all’Airport Hotel, dove le circa 50 persone, tra le quali 7 bambini, avevano trovato alloggio temporaneo in attesa che fossero avviati i lavori di puntellamento dello stabile, per seguire le operazioni di «trasloco». Dall’hotel, con il supporto della polizia municipale, delle forze dell’ordine e degli uomini della protezione civile che, peraltro, in questi giorni hanno provveduto a portare ai nuclei familiari pranzo e cena - informa una nota del municipio - la «carovana» si è mossa verso via Fasan dove uno alla volta, i nuclei sono entrati nelle loro case.
«Sono particolarmente felice - ha commentato Pallotta nel constatare come tutto si sia svolto nella maniera più serena e, vedere nei volti di queste persone, la gioia è bastato a ripagare l’impegno profuso dall’amministrazione in questi giorni per organizzare la parte logistica, affinché tutto si svolgesse nella maniera più efficace.

Adesso l’auspicio è quello espresso dall’assessore ai lavori pubblici Amerigo Olive e cioè che, come preventivato si passi alla fase due, la più importante: quella della definitiva messa in sicurezza dell’edificio ad opera della Larex cui spetta stilare un progetto ad hoc per il risanamento dello stabile».

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