
Assessore Elena Lucchini, Famiglia, Disabilità, Solidarietà sociale e Pari opportunità in Regione Lombardia: qual è il ruolo di un amministratore?
"Trovarsi il più possibile sui territori e ascoltare i Comuni, gli enti del terzo settore, i cittadini. È il mio modo di essere e penso che coincida con l'impegno di buon amministratore".
Ultimamente si sta occupando della terza età.
"Il momento storico è questo. In mezzo alle tante crisi, economiche e di guerra, la popolazione è cambiata. Nell'ultimo decennio è diventata più anziana, inattiva e bisognosa. Per contro ci sono meno giovani e pochissimi nati. Si deve capire come intervenire".
Cosa è stato fatto?
"Avevo immaginato un co-housing, gli anziani soli che ospitano gli studenti, entrambi condividono la casa e i compiti. Mi pareva una soluzione per contrastare la solitudine dei primi e le necessità abitative dei giovani. Ora il progetto è concreto: da diversi mesi in collaborazione con tre Università (Statale a Milano, a Bergamo e a Pavia) la Regione si fa carico del costo dell'affitto (che va all'anziano), lo studente ricambia offrendosi di accompagnare il nonno, o alle visite o in giro per la città e si responsabilizza perché comprende quali sono le esigenze della terza età".
Si può fare già un bilancio?
"I primi riscontri sono positivi, faremo un bilancio alla fine del primo biennio. L'obbiettivo è estendere il co-housing a tutte le università lombarde. A Bergamo hanno promosso anche il senior tutor per gli studenti lavoratori: chi non può frequentare le lezioni ha il proprio coinquilino senior che le segue per lui, prendendo appunti. E poi si studia insieme. Mi ero immaginata un progetto simile, un patto intergenerazionale, sono cresciuta con i miei nonni e sono riconoscente di questo".
Succede che un anziano solo abbia timore ad accogliere in casa uno sconosciuto?
"Le scelte non si fanno a caso, dietro ogni inquilino c'è uno studio, c'è la profilazione, ci sono i colloqui e poi si fa un accurato monitoraggio".
Cos'è l'invecchiamento attivo?
"Un piano con svariati progetti, a seconda dei territori, che coinvolge entrambe le generazioni. È volto a contrastare il decadimento dell'anziano ma si prefigge anche di creare una rete sociale attorno ai giovani per dar loro dei punti di riferimento e prevenire le tante forme di disagio. Regione ha stanziato 4 milioni e 300 mila euro. I fondi vanno alle Ats. Si va dagli orti gestiti dagli ospiti delle Rsa (e i bambini imparano), alle merende con i nonni (i piccoli apprendono le lezioni di cucina) ai servizi di vigilanza fuori dalle scuole. Si torna ad aiutarsi reciprocamente, a promuovere cultura e rispetto, la rete sociosanitaria non può vivere di sole emergenze".
Da quando è arrivata in Regione si è sempre adoperata per le donne vittime di violenza, a che punto è l'autonomia abitativa?
"L'intento è quello di offrire un futuro, non solo un riparo temporaneo. Gli alloggi a termine sono solo un palliativo, quando la donna torna nel contesto familiare spesso riparte anche la violenza. Bisogna aiutarla a costruirsi la vita che non ha mai avuto. Abbiamo iniziato mettendo a disposizione 64 alloggi Aler, oggi siamo a 100. Le ospiti non pagano nulla, nemmeno le utenze e i trasporti. Insieme parte l'avviamento al lavoro, un iter accurato individuato assieme alle realtà del Terzo settore perché non tutti i contesti sono adatti a persone con ferite simili: donne che, piano piano, devono poter scorgere la luce in fondo al tunnel".
I suoi prossimi impegni?
"Mi occuperò dei progetti che toccano le donne vittime di violenza con disabilità e degli orfani di femminicidi in modo che abbiano sussidi che accompagnino la loro crescita, non solo una tantum. Mi dedicherò alla prevenzione della violenza giovanile e del bullismo, colgo l'occasione per ricordare che è aperto il bando Accanto rivolto a genitori separati e vedovi con Isee sotto i 20mila e i 30mila euro".
Un aiuto economico.
"Sì e ha riscosso successo.
Un primo sostegno è per le spese sanitarie, come l'acquisto degli occhiali o il dentista, non coperte dal Sistema sanitario. Il secondo per la crescita, aiuto ai compiti, acquisto di pc o di materiale scolastico, il terzo per sostenere le spese dell'affitto".