La stangata sulla Tari che il Campidoglio si appresta a varare e le politiche ambientali della Regione continuano a far discutere. Ne parliamo con Massimiliano Maselli, consigliere regionale dellUdc.
Lassessore capitolino Causi sostiene che laumento della tassa sui rifiuti servirà a bonificare la discarica di Malagrotta. È daccordo?
«Detto che non sono daccordo sullaumento della tariffa rifiuti e sulla stagione che io definisco del tassificio, penso che si tratti di un pretesto anche per tener buoni i massimalisti del centrosinistra. La verità è che gli incrementi tariffari sono determinati dalla mancata modernizzazione del sistema che non fa decollare la raccolta differenziata. Laumento dei costi di raccolta e messa in discarica non viene bilanciato dai benefici che deriverebbero dalla produzione di energia e dal minor costo di una più ridotta frazione di rifiuti da avviare in discarica. E poi il Comune di Roma si sta macchiando di una gravissima inadempienza.
A cosa si riferisce?
«La raccolta differenziata non raggiunge i livelli richiesti dalle autorità europee perché il Comune, anziché avvalersi degli incentivi che la legislazione nazionale prevede, nella sostanza disincentiva i privati a richiedere i benefici che deriverebbero per la sua effettuazione».
In concreto cosa comporta?
«Mi spiego: mentre la normativa nazionale prevede una riduzione dal 30 all80 per cento della parte variabile della tariffa, il Comune di Roma ha fissato come tetto massimo di riduzione il 30%, previsto invece, come tetto minimo dalla legge nazionale. Un esempio serve a chiarire: un ufficio di 1000 metri quadri dovrebbe, in un anno, recuperare 130 tonnellate di carta per beneficare della massima riduzione tariffaria. Unenormità, che induce gli utenti a rinunciare alle agevolazioni».
A che scopo?
«Il Campidoglio ha una sua strategia ben definita: arrivare alla massimizzazione degli incassi della tariffa, dal 2003 interamente affidata allAma».
Quindi continueremo a parlare di emergenzarifiuti nel Lazio?
«Con questi chiari di luna, certamente. Se si considera che la Regione non fa scelte, che è tornata indietro rispetto a quanto era stato impostato dalla giunta Storace, che si prolunga il commissariamento e che non cè un piano rifiuti, non vedo proprio come si possa essere ottimisti.
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