In Spagna all'interno della legge 35/1988, che regola la donazione di organi umani, con le riforme di Zapatero nel 2006 sono state anche introdotte le disposizioni che consentono e regolano la donazione e utilizzo di ovuli, gameti, embrioni, feti umani, cellule, tessuti e organi, con fini diagnostici, terapeutici, di ricerca o di sperimentazione. In particolare la donazione di ovuli ed embrioni è consentita solo in presenza di tali condizioni: i donatori sono i diretti progenitori (nel caso degli embrioni), sono maggiorenni e hanno deciso volontariamente e nel pieno delle loro facoltà mentali; devono essere a conoscenza del fine dell'utilizzo dei loro ovuli o embrioni; le donazioni non devono avere alcuno scopo commerciale o lucrativo.
Tuttavia tale divieto viene facilmente aggirato con dei «rimborsi spesa» che devono remunerare le donatrici per i disagi provati nel sottoporsi alla terapia nelle cliniche private e i costi di trasporto, ma che, a tutti gli effetti sono veri compensi con cifre comprese tra i 900 e i 2.000-2.500 euro ogni 4 ovuli sani da fecondare. Si calcola che nel 2006 ci siano state almeno 35mila donazioni di ovuli in Spagna.La riforma Zapatero Sulle donazioni
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