Adesso sono
guay per il calcio mondiale. Domenica alle 21 a Buenos Aires la finale di Copa America tra Uruguay e Paraguay (domenica ore 21, diretta tv su SkySport1), favorita la nazionale di Tabarez. I paraguagi ci arrivano senza vittorie, tre pareggi sono bastati a passare il primo turno, due li hanno proiettati verso i successi ai rigori con il Brasile e nella semifinale contro il Venezuela, per 90 (0-0), una delle più brutte della storia. Meritava la «Vinotinto», tre legni, due nel primo supplementare, in cui spreca pure loccasione migliore. Espulsi tra i paraguagi lallenatore Martino, il vice e il centrocampista Santana, ci stava il rosso anche per Veron. Dal dischetto sbaglia solo Lucena, sicurissimi i biancorossi: 5-3. Qualche minuto dopo è rissa (Ortigoza salterà probabilmente la finale), la polizia fatica a trattenere alcuni giocatori del Venezuela, anche provocati dai rivali.
Sono guai per il calcio perché la rinuncia a giocare tipica dei biancorossoblù farà proseliti ovunque. Se il controgioco è lunica strategia per superare il Brasile (domenica notte lopposizione era persino entusiasmante), non può essere così anche con la cenerentola amaranto, mai tanto avanti nella manifestazione e sempre assente dal Mondiale. Il Paraguay (7 milioni di abitanti) ricorda la Grecia campione dEuropa 2004 grazie al catenaccio, allora il ct tedesco Rehhagel ebbe il merito di superare due volte il Portogallo padrone di casa dellemergente Ronaldo, la Francia di Zidane e la Cechia di Nedved. LUruguay (tre milioni e mezzo di popolazione) ha la stessa attitudine difensiva, in avanti però la saetta Suàrez e il biondo Forlan provocano scompiglio.
Domani alle 21 la finale 3°-4° posto tra Venezuela e Perù (diretta tv su SkySport1).
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