Il surriscaldamento globale annunciato da gran parte della comunità scientifica pare non si ripercuota uniformemente su tutto il pianeta. Proprio in questi giorni è uscito su Geophysical Research Letters uno studio protrattosi per 12 anni in Antartide che ha rilevato le temperature più basse di sempre, quasi 100 gradi C° sotto zero, - 98 gradi C° per l'esattezza.
Il dato, quasi inimmaginabile, è stato misurato in prossimità del Polo Sud, a circa 3800 metri di altezza, in alcuni crepacci fra i ghiacciai perenni e supera abbondantemente il record di -89 gradi C° segnalato dalla stazione scientifica sovietica Vostok nel lontano 1983. In Antartide la temperatura media varia dai -20 gradi C° vicino alla costa "mitigata" dall'Oceano fino ai circa -50 gradi C° delle zone interne; secondo gli esperti però alcuni fattori concomitanti possono far precipitare il termometro: cielo terso, umidità minima, assenza di vento e l'interminabile notte dell'inverno polare.
I valori della ricerca sono stati rilevati da particolari satelliti in orbita e alcuni studiosi ne criticano l'accuratezza preferendo la misurazione direttamente sul posto. Tuttavia temperature così estreme porterebbero alla morte a prescindere dagli abiti indossati; l'aria gelida infatti dopo pochi respiri danneggerebbe i polmoni irrimediabilmente provocando gravi emorragie interne.
Occorrebbero quindi particolari respiratori che complicherebbero i movimenti su una superficie già di per sé aspra e insidiosa. Gli scienziati ritengono che in epoca remota durante le ere glaciali si siano raggiunte temperature perfino più basse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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