«Rimane un fratello e un amico Gli arabi? Per ora no, ma...»

Firenze L'Europa è artigliata, griffata dal genio di Kakà e dalla zampata di Pato. Ma è il destino della panchina rossonera a tenere banco, perché la separazione da Ancelotti segna un confine ancor più importante della qualificazione alla Champions. Adriano Galliani ci mette il cuore per certificare l'evento, perché «Carlo è più di un fratello e nonostante sia finita rimangono amicizia, affetto e otto anni meravigliosi. Il nuovo allenatore del Milan è Leonardo - prosegue Galliani - che sarà presentato oggi a San Siro. È una rescissione con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto, non è un trauma e la decisione è stata presa dopo aver sentito il presidente Berlusconi che auspicava di scegliere ritenendo cosa poteva essere meglio per il Milan e per Ancelotti stesso».
Si apre un'altra era quindi, con l'Europa in pugno dopo l'anno di purgatorio, il Milan si riappropria dei traguardi più consoni che necessitano di interventi corroboranti. Per questo Galliani non sbarra la porta alle voci di un ingresso di soci arabi nel capitale. Il caposaldo però deve rimanere sempre lo stesso: «Al momento non ci sono trattative in corso, ma nella vita tutto può succedere. Ai tifosi rossoneri dico: teniamoci ben stretto il presidente Berlusconi».
Il marchio di Kakà sulla gara è importante, perché sono gli spunti del brasiliano a creare scompiglio nella retroguardia viola, le percussioni e gli assist per i compagni sono il grimaldello per scardinare il risultato e garantire il pass per l'Europa. Giusta la soddisfazione per il traguardo: «Sono contento per aver aiutato ancora una volta il Milan ad arrivare in Champions League. È stato un anno molto particolare, è stato difficile non giocarla ma per l'anno prossimo siamo tornati. Il primo tempo è stato molto teso, non riuscivamo a trovare gli spazi, poi nella ripresa siamo stati più sciolti».
Clarence Seedorf giudica più ad ampio raggio, una stagione vissuta tra alti e bassi, giusti i meriti degli avversari: «Abbiamo passato momenti difficili, tante volte abbiamo regalato dei pareggi, l'Inter è stata più costante di noi e per questo ha vinto lo scudetto».


In casa viola soddisfazione per i preliminari, due volte di seguito viene visto come uno scudetto, l'attenzione di Diego Della Valle va alla prossima stagione, il direttore Corvino ha già anticipato che bisognerà lavorare di fantasia e il patron ci scherza su «faremo una colletta fra i tifosi», mentre è Andrea a tranquillizzare «sarà comunque una Fiorentina competitiva».

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