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Rimorchiatore italiano lascia il porto di Tripoli Ma è giallo sulla destinazione, ancora allarme

Il rimorchiatore Asso 22 sequestrato ieri da uomini armati ha lasciato il porto di Tripoli. Non si conosce la destinazione e ancora non è accertato se sia in mano ai sequestratori. Gli otto italiani a bordo stanno bene. Il ministro La Russa: "Siamo a disposizione per un’evacuazione del personale con ogni strumento possibile"

Rimorchiatore italiano lascia il porto di Tripoli  
Ma è giallo sulla destinazione, ancora allarme

Tripoli - L’equipaggio di un rimorchiatore d’altura italiano è stato trattenuto nel porto di Tripoli da uomini armati. A bordo ci sono otto italiani, due indiani e un ucraino. I fatti, secondo le poche informazioni disponibili, si sarebbero verificati ieri pomeriggio, quando il rimorchiatore stava sbarcando a Tripoli dei lavoratori libici. Alcuni uomini armati, tra cui uno che si sarebbe qualificato come il comandante del porto, hanno fermato l’equipaggio, impedendo al rimorchiatore di ripartire. Gli italiani e gli altri si troverebbero tuttora a bordo. I nostri connazionali sono quattro siciliani, tre campani e un laziale

L'armatore Nel pomeriggio potrebbe esserci un contatto telefonico tra il comandante del rimorchiatore Asso 22, bloccato da uomini armati nel porto di Tripoli, e la compagnia armatrice Augusta Offshore spa. Lo rende noto il comandante della Capitaneria di porto di Napoli, ammiraglio Domenico Picone, che si tiene in contatto con la compagnia. "Dobbiamo attendere questo contatto - dice Picone - per avere notizie più precise". Secondo le informazioni raccolte dall’ammiraglio il rimorchiatore Asso 22, al servizio di piattaforme petrolifere al largo delle coste libiche, era rientrato nel porto di Tripoli e stava facendo rifornimento quando a bordo hanno fatto irruzione gli uomini armati.

L'Italia pronta a intervenire  "Siamo a disposizione per un’evacuazione del personale del rimorchiatore bloccato in Libia con ogni strumento possibile" ha detto il ministro della Difesa La Russa intervenendo a In 1/2 h su Rai 3. "Abbiamo saputo oggi del rimorchiatore - ha aggiunto -. È rientrato volontariamente in porto per rifornimento e lì gli è stato impedito di ripartire. È una situazione delicata che la Capitanerie e la Farnesina stanno seguendo. Quando e se ce lo chiederanno interverremo, ma non dipende solo dalla Difesa".

L'Asso salvò i migranti Il rimorchiatore Asso 22 riuscì a mettere in salvo oltre 350 migranti nel marzo del 2009 al largo delle coste libiche. In quel periodo il rimorchiatore, lungo 75 metri, stava assistendo tre piattaforme petrolifere al largo della Libia quando incrociò una carretta del mare in difficoltà carica di migranti che fu agganciata e rimorchiata fino al porto di Tripoli.

In seguito al quell’operazione la Cgil Campania chiese che all’equipaggio del rimorchiatore fosse conferita la medaglia al valor civile.

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