La rinascita del sindaco mancato Torna da capolista dopo l’ictus

Resuscitato. Maurizio Cevenini è rinato: sia fisicamente che politicamente. Ora è diventato il capolista del Pd delle prossime elezioni amministrative. L’ex candidato alla corsa di sindaco di Bologna l’anno scorso si era ritirato dalla corsa per motivi di salute dopo l’ictus. La sua brillante carriera politica, a fine ottobre 2010, sembrava definitivamente stroncata. Il comunicato stampa distribuito ai cronisti mentre era ricoverato iniziava con un tranchant: «La mia corsa finisce qui». Lasciando comunque aperto un pertugio: «Non abbandonerò mai la politica». All’interno del partito progressista, tuttavia, in molti festeggiarono la resa del candidato: nella federazione dei democratici Maurizio Cevenini non era molto ben voluto. Un sentimento di disistima ben noto all’ex candidato sindaco che molto diplomaticamente nella sua biografia ha sottolineato con eufemismo: il partito «non sempre ha saputo apprezzare la genuinità del mio operato».

Invece ora il ripescaggio è perfettamente riuscito: la resa del politicamente scomodo, ma acchiappavoti, Maurizio Cevenini permetterà (sulla carta) al fedele candidato sindaco ufficiale Virginio Merola di recuperare quella parte di elettori del Pd legati ed affezionati a «Mister preferenze». Una sorta di gioco delle tre carte: perché nulla resti intentato.

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