«Ringrazio tutti, mia moglie per prima»

Il grande musicista commosso per la lunga standing ovation. Clint Eastwood al suo fianco ha tradotto il discorso del compositore

da Los Angeles

È stata una standing ovation pari a quella per Martin Scorsese. Ennio Morricone era visibilmente commosso davanti alla platea gremita del Kodak Theatre mentre riceveva l’Oscar alla carriera dalle mani di Clint Eastwood, l’attore lanciato dagli spaghetti western di Sergio Leone, di cui proprio Morricone aveva scritto le indimenticabili colonne sonore. «Grazie mille all'Academy e a tutte le persone che hanno lottato affinché ricevessi questo onore» ha detto Morricone, parlando sempre in italiano. Con Eastwood, al suo fianco, per una volta emozionato anche lui, a fare da interprete. E intanto sull’immenso schermo della sala scorrevano le immagini dei suoi più celebri film.
Il «Mozart delle colonne sonore», come lo ha definito la stampa americana, ha avuto parole di ringraziamento per tutti, «i registi che hanno avuto fiducia in me: senza di loro io non sarei qui», quindi, in un eccesso di umiltà, «i colleghi musicisti, che meriterebbero di vincere questo premio; spero che in futuro possano farcela». Ma più di ogni altro, e qui la voce gli si è incrinata, ha ringraziato «mia moglie Maria, che mi è stata vicina in tutti questi anni». Concludendo con tenerezza: «Questo Oscar è per te, Maria, grazie di tutto. Spero che mi ami quanto io amo lei», ha soggiunto, trattenendo a stento le lacrime.
Senza venir meno alla sua proverbiale modestia, Morricone, che sul palco del Kodak, davanti a migliaia di spettatori che applaudivano in piedi, è apparso sempre più commosso, ha aggiunto: «Questo premio per me non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, per migliorarmi al servizio del cinema».
«Sul palco ero molto commosso», ha spiegato poi i giornalisti, davanti ai quali Morricone ha avuto particolari parole di elogio per Clint Eastwood, da cui lo separano soltanto due anni (il musicista è del 1928, l’attore-regista del 1930): «Abbiamo cominciato le nostre carriere insieme più di quarant’anni fa con Un pugno di dollari». Nella serata dei ringraziamenti e della commozione, Morricone ha incluso Celine Dion: «È appena uscito un cd con miei brani interpretati da artisti internazionali provenienti da mondi musicali diversi, e in questo disco Celine canta il tema di C'era una volta in America. E quindi l'Academy le ha chiesto di cantarlo anche questa sera. Mi ha fatto molto piacere. E prima di cantare mi ha confessato di essere molto emozionata, le faceva un certo effetto interpretare questo brano col sottoscritto in platea».

Infine il maestro ha ribadito che non alcuna intenzione di interrompere l’attività, anzi di voler creare colonne sonore per film ancora per molti anni: «Un compositore non va mai in pensione, piuttosto muore davanti allo spartito».

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