Mi congratulo innanzitutto per la decisione de Il Giornale di dare spazio alle voci della metà di centrodestra dell'elettorato italiano, deluso da una sconfitta di misura, attonito di fronte alloccupazione di poltrone e poltroncine da parte del centrosinistra e desideroso di spronare la classe dirigente di Forza Italia e di tutto il centrodestra.
Il primo passo che il centrodestra deve compiere per tornare a vincere va nella direzione di un rafforzamento del rapporto con il proprio elettorato e a tale proposito l'esempio del referendum sulla procreazione assistita è illuminante. Negli ultimi tre anni il centrodestra, in una sequenza di sconfitte elettorali, ha raccolto infatti una sola, larga vittoria, quella del referendum sulla legge 40. Perché non c'è stata un'attenta riflessione sulle ragioni di quel 75% di elettori che decisero di non andare a votare? È troppo semplicistico liquidare la vicenda attribuendo l'astensionismo al caldo, o alla difficoltà della materia trattata.
Nel caso della legge 40, i due blocchi alla fine si sono identificati l'uno in coloro che giudicavano l'embrione una cosa, l'altro in chi attribuiva all'embrione la vita sin dal concepimento. E ha vinto l'idea «conservatrice» e cattolica dell'embrione che è vita in contrapposizione all'idea che l'embrione è invece semplice materia da manipolare ad uso scientifico.
Il centrodestra per tornare a vincere deve tener conto del significato politico di quel risultato e di un elemento socio-demografico fondamentale. La popolazione italiana è vecchia e lo sarà sempre di più, gli italiani fanno meno figli e la popolazione aumenta solo per effetto degli immigrati. Tutto ciò ha delle profonde implicazioni politiche e a tale proposito sono due i temi che Forza Italia e tutto il centrodestra devono portare avanti: difesa dei valori tradizionali, e una forte politica di sostegno alla famiglia.
Su questi temi la differenza con il governo Prodi, che parla di stanza del buco e spinello libero, di Pacs e matrimoni gay deve essere radicale. Forza Italia, colonna della coalizione di centrodestra, ha la responsabilità maggiore in questo processo.
Altro aspetto fondamentale è l'immigrazione. I quotidiani sono pieni di atti criminosi compiuti da extracomunitari, Amato propone di dare loro la cittadinanza dopo soli cinque anni e gli sbarchi si susseguono a ritmo incessante. L'elettorato moderato non condivide questo modello di società.
Anche in Olanda, Paese progressista, stiamo assistendo alla rinascita del pensiero cattolico e conservatore, dopo i disastri causati dal relativismo e dalle sue conseguenze: dal consumo di droga libero, all'aborto facile, dall'eutanasia a richiesta alla ricerca embrionale assassina. L'Olanda oggi ha paura di tutto questo e tenta di fare marcia indietro. Negli Usa Bush ha vinto dando risposte alle esigenze dell'elettorato moderato e conservatore.
Noi siamo conservatori non perché contrari al progresso della società e delle idee, ma perché ostili alla trasformazione della nostra società in un surrogato di quella olandese, che Prodi e compagni tenteranno di imporre al popolo italiano a colpi di fiducia per biechi calcoli politici.
La missione di Forza Italia e di tutto il centrodestra è di combattere questo disegno scellerato ed è per questo, per l'emozione che provo nel leggere le dichiarazioni degli elettori di centrodestra che mi farò portavoce del loro pensiero all'interno di Forza Italia e dell'intera coalizione. La nostra identità non è perduta. Chiedo agli elettori di continuare a darci fiducia e di aiutarci a capire in quale modo ripartire.
*parlamentare di Forza Italia
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