Il ripetitore fa male ai vivi? «Mettiamolo vicino ai morti»

Il ripetitore fa male ai vivi? «Mettiamolo vicino ai morti»

Ci voleva, eccome ci voleva, quella benedetta antenna telefonica. Ma non sapevano dove piazzarla, viste le rimostranze della maggior parte degli abitanti di Visone, grazioso paese dell’Alessandrino, per via dei tanti pregiudizi sulle onde «maledette». Polemiche, dibattiti, referendum, e soprattutto liti: la soluzione sembrava sempre irrimediabilmente lontana. Ci si è messa di mezzo, a un certo punto, anche la battagliera minoranza in consiglio comunale: «Quel ripetitore per telefonia mobile è un’attentato alla salute - ha tuonato uno dei membri più agitati dell’assemblea municipale -. Ve lo dico io che fino a ieri riparavo trattori. E mi ricordo di avere anche preso una scossa, quando ho cambiato una lampadina in casa. Le onde elettromagnetiche fanno male. Non so a cosa, ma fanno male. Anzi, malissimo. Meglio le candele».

E proprio in quel momento gli è squillato in tasca il cellulare. Alla fine il sindaco ha preso in mano la situazione e ha trovato la quadratura del cerchio: il cimitero. «Lì, almeno - ha pensato -, non dovrebbe protestare nessuno. Cioè, al massimo i fantasmi».

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