Marta Ottaviani
A Lussemburgo oggi è il giorno della Turchia. Vissuto unaltra volta ad alta tensione. Laccordo con Cipro da parte dei ministri degli Esteri degli Stati membri è stato raggiunto solo ieri pomeriggio, dopo una settimana di polemiche interminabili. I 25 Paesi hanno trovato un accordo sul primo capitolo negoziale per ladesione della Turchia, quello riguardante la scienza e la ricerca. Il governo di Nicosia non porrà il veto per permettere linizio dei negoziati, ma nello tempo ha fatto inserire nel documento un riferimento al fatto che che il governo di Ankara è in ritardo nelladempimento degli obblighi derivanti dalla Dichiarazione del 21 settembre 2005 in cui si allude alla questione del riconoscimento di Cipro da parte della Turchia.
Un equilibrio che corre sul filo di lana e che potrebbe facilmente spezzarsi, considerato che il Paese della Mezzaluna ha più volte dichiarato di non essere disposto a riconoscere la parte greco-cipriota dellisola e che fino a ieri mattina aveva anche messo in dubbio la partecipazione al tavolo negoziale. Il premier Erdogan aveva dichiarato che «se i ministri dellUnione Europea accetteranno la volontà politica e il veto di Cipro sud, noi non parteciperemo alla riunione intergovernativa di Lussemburgo».
La Turchia dovrebbe riconoscere la parte greco-cipriota dellisola anche in base al protocollo sullestensione dellUnione doganale, firmato dal governo di Ankara il 29 luglio dello scorso anno. Nel documento approvato ieri dai ministri degli Esteri dei 25 Stati membri si legge: «LUnione Europea sottolinea limportanza per la Turchia del rispetto dellAccordo di Associazione, incluso il protocollo addizionale e lUnione doganale. Il mancato adempimento dei suoi obblighi avrà un impatto sui progressi del negoziato nel suo insieme». Che, letto fra le righe, potrebbe suonare come lultimo avvertimento da parte di Bruxelles, anche se si è preferito evitare il riferimento diretto alla questione Cipro.
Se da parte europea la situazione non è tranquilla, da quella turca si cerca di limitare il più possibile le dichiarazioni. «Saremo fiduciosi e pazienti. Ci saranno difficoltà, alti e bassi, ma limportante è arrivare allobiettivo finale, che è la piena adesione», ha detto il ministro degli Esteri turco Abdullah Gul prima i salire sullaereo per Lussemburgo, insieme con il ministro dellEconomia Ali Babacan, che è anche capo della delegazione turca per i negoziati di adesione allUnione Europea. Il portavoce del ministero degli Esteri, Namik Tan, ha reso noto che Gul e Babacan hanno deciso di partire dopo che gli Stati membri hanno tolto dal testo lesplicito riferimento al riconoscimento di Cipro da parte della Turchia.
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