Risanamento, le banche garantiscono il bond

Archiviati i risultati del secondo trimestre, che hanno superato le aspettative degli analisti, Intesa Sanpaolo guarda in prospettiva, e il suo ad Corrado Passera assicura: l’utile del 2009 sarà «in linea» con quello del 2008, il dividendo alle ordinarie sarà distribuito (anche se è prematuro quantificarlo), i Tremonti bond saranno richiesti in autunno, in tempo per utilizzarli entro l’anno; entro il 2009 sono inoltre attese le autorizzazioni per l’attività di bancassurance. La redditività crescerà nel secondo semestre 2010, con un mercato che per quell’epoca si può immaginare normalizzato.
Il secondo trimestre, quello appena archiviato, per il gruppo milanese ha assunto il significato di una svolta, visto che si è registrata una ripresa a livello gestionale, con maggiori ricavi a tutti i livelli (interessi, commissioni, attività di negoziazione, gestione); importante anche il controllo sui costi, mentre accantonamenti e rettifiche sui crediti, pari a 2 miliardi nel semestre, hanno permesso di chiudere molte partite in sospeso. L’utile netto del secondo trimestre è stato di 513 milioni, contro i 1.075 del primo, ma superiore alle previsioni degli analisti, che si aspettavano 400 milioni: la Borsa ha subito festeggiato dando una spinta al rialzo al titolo, che è schizzato fino a un +5%, chiudendo la seduta con un convincente +2,43%. Nel periodo gennaio-giugno l’utile netto consolidato è stato di 1,588 miliardi, circa la metà del risultato dello stesso periodo del 2008, che però - va notato - beneficiava 1,2 miliardi di poste straordinarie provenienti dalla vendita di sportelli. Il Tier 1 ratio al 30 giugno era pari al 7,7%.
I conti vanno interpretati anche alla luce di altri numeri, quelli relativi alla gestione: l’utile netto normalizzato, cioè al netto delle poste straordinarie, nel secondo trimestre è cresciuto dell’1,4% rispetto al primo, e il risultato della gestione operativa - questo forse il dato da mettere meglio a fuoco - è cresciuto nel secondo trimestre del 31% rispetto al primo; i confronti semestre ’09 su semestre ’08 sono ancora negativi, ma l’impressione è che il giro di boa sia stato effettuato. Altro elemento indicativo: i proventi operativi netti si sono attestati nel secondo trimestre del 2009 a 4,731 miliardi, in flessione del 4% rispetto al secondo trimestre del 2008, ma in crescita del 14,4% rispetto al primo trimestre di quest’anno.
Passera ha sottolineato anche i brillanti risultati (li ha definiti «flamboyant», fiammeggianti) della divisione corporate e investment banking, che è guidata da Gaetano Miccichè: i suoi utili sono cresciuti del 36,8% rispetto ai tre mesi precedenti, a 376 milioni.


L’ad ha lanciato il suo pensiero anche sulla vicenda aperta con l’Antitrust per il mancato rispetto degli impegni presi dall’azionista Credit Agricole in relazione al suo peso azionario: «È positivo - ha detto - che l’Antitrust abbia dato al Credit Agricole nuovi mesi per trovare una soluzione. Sono sicuro che i nostri azionisti non creeranno problemi o danni alla banca, ma sicuramente noi non pagheremo gli eventuali costi del comportamento dei nostri azionisti».

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